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La soluzione alla crisi? LTL X-7000 il fucile non-letale
In arrivo il nuovo fucile Beretta antisommossa
Antonio Camuso – Osservatorio sui Balcani di Brindisi
osservatoriobrindisi@libero.it - www.pugliantagonista/osservatorio.htm

Nonostante i segnali tranquillizzanti dei governi e dei  ministri economici,(vedi ultime dichiarazioni di Tremonti al G-8 finanziario) sulla crisi globale del sistema capitalistico,  l’allarme non cessa anzi,  esso si sta spostando sui riflessi di carattere sociale,  compreso il rischio dell’innalzamento dello scontro di classe,  anche in paesi dove esso sembrava estinto.
Gli analisti disegnano un quadro che, sì,  prevede una debole ripresa dei meccanismi di accumulazione capitalistica entro il 2010,  ma  che non lascia dubbi sui  milioni di disoccupati che andranno ad ingrossare le file di coloro che già prima della crisi  vivevano ai margini di una società ridente e resa cieca dal bagliore consumista e che poche speranze avranno dallo sfuggire ad un destino di  precariato economico, sociale e morale.

UO 2020, LE OPERAZIONI URBANE
Uno scenario ampiamente previsto dagli esperti politico-militari Nato e USA,in studi come l’ U.O. 2020 (Urban Operations nell’anno 2020) dove possibili sommosse in città e megalopoli sempre più degradate e con flussi migratori di proporzioni bibliche, a causa dell’impoverimento di interi continenti come quello africano, richiederanno l’intervento massiccio delle Forze Armate contro i cittadini, abitanti l’ambiente urbano che avrà invaso ormai tutte le aree migliori del pianeta.
In nostri precedenti articoli e segnalazioni sull’argomento, (vedi http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/futuro_militarizzato_2.htm)
spiegavamo che dallo studio dell’UO 2020 e dalle operazioni di peacekeeping / guerra al terrorismo internazionale e da quelle di ordine pubblico( comprese le rituali iniziative antisiSistema e anti G-8) erano scaturite alcune interessanti scelte di carattere militare ed industriale.
Gli esperti inviati dalle forze di polizia e dagli Stati Maggiori degli Eserciti delle nazioni partecipanti all’UO 2020, compreso lo Stato Maggiore della Difesa italiano, avevano inoltrato  pressanti richieste di strumenti (armi, mezzi, tecnologie, ecc) e procedure integrate e/o multinazionali, tali da poter essere in grado, entro la data del 2020, di contrastare il nuovo pericoloso nemico: l’Umanità sofferente, abitante nelle Megalopoli in rivolta.
Dal 1998, quindi,  il nostro paese partecipava  a pieno titolo  con suoi delegati militari e consulenti delle diverse industrie armiere al programma UO 2020.

La risposta italiana: il soldato futuro
La presenza italiana nel team UO 2020 era dettata da interessi di carattere industriale , ma anche militare a causa delle esigenze di impiego delle FFAA all’estero.
Su quest’ultimo punto possiamo solo accennarvi che già in due casi le nostre Forze Armate avevano manifestato l’esigenza di dotarsi di materiali più consoni al tenere a freno masse di civili rivoltosi. Parliamo della Somalia, dove a Mogadiscio al famoso Pasta Point  si era stati costretti ad usare le mitragliatrici delle jeep contro civili armati, confusi a donne e bambini; successivamente, poi, nell’area balcanica, nella zona  serbo-bosniaca, ove vi erano stati momenti di grave tensione in cui le forze di polizia militare MSU NATO si erano trovate in difficoltà in diversi episodi di controllo della folla. In seguito le esigenze erano cresciute con l’intervento in Kosovo e sui teatri Iracheni ed afgani.
In pratica si richiedevano dotazioni di armi non letali e mezzi tali da impedire che i militari usassero contro civili in rivolta , in prima istanza, armi da guerra,con le dovute ricadute di carattere politico interno ed internazionale, ma anche in traumi da stress per i militari coinvolti.

Sui tavoli di studio dell’UO 2020 venivano prospettate, alle diverse delegazioni, un ampio catalogo di armi non letali , sia già esistenti che  in sperimentazione,  e come le industrie del settore,  se adeguatamente e finanziariamente motivate,  fossero in grado di produrne  in grandi quantità,  nel caso che gli scenari apocalittici degli studi strategici si fossero realmente avverati.
Gli statunitensi, forti delle tecnologie spaziali e cibernetiche , grazie al mare di soldi investiti in questo settore dal Pentagono , presentavano alcuni modelli di mezzi robotizzati e piattaforme di lancio di gas, barriere sonore, bombe flash e sonore, sino a missili, teleguidati da videocamere fisse e mobili o altri UAV volteggianti sulle piazze  e strade in rivolta, capaci di “neutralizzare” (scusate l’eufemismo, ma i palestinesi di Gaza e gli afgani e pachistani delle zone tribali, vi potrebbero spiegare bene questo termine…) i capipopolo e gli agitatori più pericolosi durante le sommosse di piazza.

In questo nuovo mercato che aveva come target futuro praticamente  quasi tutta l’Umanità , le nostre industrie, in particolare la Beretta e consociate ,trovavano spazi interessanti per i loro prodotti, richiedendo però che le FFAA facessero le dovute pressioni sui governi, di centrosinistra e centrodestra che si fossero alternati al potere in Italia, per assicurare prima  i fondi necessari per la ricerca e lo sviluppo di prototipi e in seguito l’aiuto nella promozione dei prodotti in Patria e all’Estero.
In Italia nasceva  e si sviluppava il programma Soldato Futuro, propagandato come indispensabile per fornire mezzi dignitosi per i nostri uomini in uniforme impegnati nelle missioni di pace e spesso irrisi dai loro colleghi , per le loro dotazioni “antiquate”.
Parlamentari, ministri,  commissioni difesa dei diversi governi di centro-destra e centro-sinistra  venivano addomesticati ed ammaliati dagli sponsor dei prodotti di fantascienza dei quali superdecorati generali ne spiegavano l’assoluta necessità urgente, senza dir loro che in un non lontano futuro sarebbero stati usati contro gli stessi i cittadini che li avevano eletti
Tra questi prodotti,   in bella mostra, nei depliant e nelle presentazioni in Power Point , il  pezzo forte del programma Soldato futuro, ovvero l’avveniristico fucile letale/non letale, un fucile capace di sparare proiettili mortali ma anche “ più morbidi” e quindi mettere a suo agio ogni soldato di fronte alle diverse necessità

.

In questo campo la Beretta , negli ultimi dieci anni si è impegnata nello sviluppo di due prodotti  di eccezione che in questi primi mesi del 2009, sono oggetto di una mirata campagna pubblicitaria.
Il primo, el quale abbiamo ampiamente parlato,  è il fucile ARX 160, (quello capace di sparare dietro i muri) vedi http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/futuro_militarizzato_8.htm
Il secondo è il fucile LTL X-7000  l’arma della soluzione finale contro i Black-Blok , gli ecopacifisti sempre pronti a bloccare l’avvio di centrali nucleari o discariche militarizzate, i migranti che si rivoltano nei quartieri o nei CPT, ma, anche, in pieno panico da crisi globale, quello che dovrebbe tenere a freno masse di civili, in scenari già visti in america Latina, assalterebbero banche e supermercati
Un fucile che ha superato i test per l’Esercito americano nel 2007 e quelli del 2007  e del 2008  per l’Esercito italiano  e ora Beretta attende che  arrivino ordini dall’Italia e dall’estero per una massiccia produzione.

Il popolo ha fame? Dategli da mangiare proiettili di gomma!  
I tagli alle Forze Armate, inseriti in finanziaria, hanno solo in parte ridotto gli stanziamenti per il programma Soldato futuro e come successo già altre volte l’acquisto dei nuovi fucili anti-folla verrà nascosto sotto la voce di finanziamenti per le missioni di pace all’estero e aiuto e cooperazione per le polizie afgane, irachene, ecc...onde evitare imbarazzanti quesiti:
Oscuri scontri nelle stanze del potere, dai tavoli ministeriali a quelli delle quattro forze armate, sempre in lotta tra loro nel contendersi fondi e scaricare agli altri i tagli, stanno in questi giorni rinviando l’agognato ordine di acquisto e l’imbarazzo cresce…
Come farà a giustificare  re Silvio di aver parafrasato la sfortunata regina Antonietta (quando in piena crisi economica della Francia disse: -“Se il popolo ha fame e non ha il pane, che mangi le brioches!”-) quando si scoprirà che invece di aiuti per il reddito delle famiglie , si compravano i fucili da usare contro le folle di futuri disoccupati ed affamati?
Il popolo ha fame e si lamenta? Dategli da mangiare un po’ di proiettili di gomma!…

P.S: Immaginiamo dopo il fattaccio che il nostro Silvio reagirà dicendo che era stato frainteso, ovvero:“.-Se il popolo non ha niente da mettere tra i denti dategli  una gomma da masticare!”-

FINE PARTE PRIMA

LTL X-7000
UN FUCILE PER TUTTE LE STAGIONI ( e per tutti i bersagli)

Fu con questo logo pubblicitario che il Winchester vinse sui suoi concorrenti, entrando a pieno titolo nella leggendaria conquista del West e relativo sterminio di bufali ed indiani.
Sulla Terra attuale non ci sono più altri territori selvaggi da conquistare e da portare in dono al Capitalismo globalizzatore, ma c’è da difendere i Fort Knox della cittadella imperialista, alla stregua fossero degli Alamo minacciati dall’avanzata delle orde del generale Santana.
Miliardi di esseri umani in un prossimo futuro, reso apocalittico dalle scelte devastanti da qualche secolo di selvaggio capitalismo, si presenteranno quotidianamente nelle piazze, nei quartieri in rivolta suonando il deguejo annunciante la fine di un sistema che ha ridotto il pianeta ad un lercio immondezzaio.

A difendere Fort Alamos in  quella prossima guerra urbana (Urban operation)  sarà quell’Esercito Mercenario Internazionale ampiamente collaudato sin dagli anni 90 alle cosiddette operazioni di polizia internazionale, in tutte le latitudini e ambienti del Pianeta.
Un esercito di Robocop armati di tutto punto e di un vasto assortimento di strumenti di dissuasione di massa e tra questi un pezzo di eccezione sarà proprio l’ultimo prodotto della Beretta: il fucile LTL X-700
Surclassando i concorrenti la nostra azienda manifatturiera  di prodotti al servizio dell’umanità, propone il suo attrezzo multiuso, versatile ed efficace, ma innanzitutto preciso come nessun fucile antisommossa lo è stato sinora.

Un’arma capace di scagliare proiettili di 12,6 grammi a velocità costanti fino a distanze elevate grazie ad un sofisticato sistema di controllo  collegato ad un’ottica di eccezione di un’altra delle nostre industrie d’elite: la Galileo di Firenze
Ma perché quest’arma dovrebbe essere preferita a quelle già esistenti?
Innanzitutto essa si basa su un modello di un normale fucile a pompa  Vursan Stoeger (una controllata della Beretta) che spara normali (e mortali) proiettili da 12, capaci di fermare un toro in corsa, trasformato in un lanciatore di una munizione di 12,5 grammi , sviluppata dalla americana Defence tecnologies Cor. La munizione  ha una testa deformabile in gomma poliuretanica ed il serbatoio dell’arma attualmente contiene 5 colpi

La potenza del colpo, come hanno spiegato i rappresentanti dell’azienda beretta ai Marines nel collaudo del 2007 e nel poligono militare italiano…omissis… sotto la supervisione della Direzione  degli armamenti dell’esercito, può essere regolabile a seconda della distanza e del manifestante da colpire.
Praticamente,  grazie ad una variazione dei parametri dati dal mirino a led rossi (red dots) in caso si avessero manifestanti che avessero indosso un minimo di protezioni (caschi, occhiali antischeggia, ginocchiere, parastinchi, protezioni in gomma, lastre in plexigass) la potenza del colpo si potrà aumentarla semplicemente sregolando il servomeccanismo ottico (nella funzione distanza del bersaglio) in maniera tale che si possano spezzare ginocchia, rompere costole e sfondare occhiali devastando i globi oculari dei più agitati dei dimostranti e dei capipopolo.
Due soli carabinieri, poliziotti o soldati armati di questo fucile potrebbero falciare a raffica dieci manifestanti alla volta a distanza di 80/100 metri senza remore di essere accusati di voler intenzionalmente ammazzare nessuno
Teoricamente i  manifestanti colpiti dovrebbero rialzarsi solo un po’indolenziti, con gambe e costole ammaccate dall’impatto ma chi garantirà che gli agenti armati di questo fucile non modifichino  ed impostino la potenza di fuoco di esso nella versione più dolorosa e pericolosa, tenendo conto che i progettisti BERETTA hanno, di default, previsto questa opzione?

L’effetto su un corteo di questo “fucile raddrizzamatti” sarebbe spettacolare:l’equivalente di una falce che miete un campo di grano.  
L’arma attualmente si presenta in due versioni:
La prima, finalizzata al mercato americano ed in particolare per il corpo dei Marines,  con capacità dual use, ovvero la possibilità di poter variare in tempo reale il munizionamento da non letale a letale. Praticamente l’anticipazione delle regole standard che … dopo la crisi energetica del 2015 e quella alimentare del 2020 furono varate ed approvate in sede ONU nella sessione straordinaria sul mantenimento dell’Ordine pubblico del Pianeta.- Le forze di sicurezza di fronte a saccheggiatori e sobillatori che si ostinino a perseverare in atti teppistici contro le proprietà e le persone, saranno fatti oggetto prima di una salva di avvertimento di proiettili non letali, nel caso si  perseverasse nell’ azione delittuosa le forze di polizia saranno autorizzate all’uso  delle armi da fuoco
La seconda versione, quella per il mercato italiano e per alcuni mercati mediorientali mantiene il profilo di questo fucile come arma potenzialmente non letale, con scopi antisommossa e da ordine pubblico, ma con potenzialità anche nel campo della sicurezza privata.

Ma basteranno queste geniali trovate militar-poliziesche a frenare Miliardi di esseri umani che  anelano di poter vivere in un mondo migliore?
I  Winchester di Custer , i cannoni della Bastiglia e i B52 su Hanoi non riuscirono ad evitare la sconfitta dei loro superbi padroni, avrà un diverso destino il nuovo  giocattolo della Beretta?
IL NEMICO E’ ALLE PORTE!

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