«NON CONVIENE CURARE I PAZIENTI», PAROLA DI GOLDMAN SACHS
Marcello Pamio - 25 aprile 2018
Molti pensano alle lobbies del farmaco come a delle industrie che costantemente
lavorano nei loro laboratori sotterranei per cercare il rimedio miracoloso in
grado di debellare ogni malattia.
Visione tanto stupenda quanto assurda.
Sarebbe bellissimo avere a disposizione una cura per il diabete, così da aiutare
oltre 415 milioni di persone nel mondo che diventeranno, secondo le previsioni,
642 milioni nel 2040.
Sarebbe ancor più meraviglioso sconfiggere il cancro, che colpisce ogni anno
circa 17 milioni di persone mietendo oltre 9 milioni di morti.
Per non parlare delle malattie cardiovascolari.
Se ciò avvenisse sarebbe certamente per l’uomo un miracolo, ma una catastrofe
economica inaudita per quelle stesse industrie. La cosa peggiore che possa
accadere loro perché si vedrebbero ridimensionati i fatturati di miliardi di
dollari ogni anno. Impensabile anche perché chiuderebbero la stragrande
maggioranza delle aziende nel mondo.
La realtà è che le società che vendono farmaci e/o vaccini sono alla disperata
ricerca di persone malate da drogare con i loro prodotti.
Parola di Goldman
Questa è l’amara realtà, che ci piaccia o meno, e la conferma arriva da una
delle più potenti banche private d’investimento del mondo: la Goldman Sachs
(GS).
Alla domanda se è conveniente curare i pazienti, l’onesta risposta della Goldman
è stata un lapidario no! «Se guariscono non si guadagna più».
L’analista della GS Salveen Richter in un report per i clienti del biotech si è
chiesto se fosse «un business model sostenibile curare i pazienti»
Ecco la risposta nel documento ufficiale The Genome Revolution: «la possibilità
di somministrare una ‘cura one shot’ è uno degli aspetti più attraenti della
terapia genica (…). Tuttavia tali trattamenti offrono una prospettiva molto
diversa per quanto riguarda i guadagni, se confrontato con i guadagni che ci
sono nelle terapie croniche» .
Il cliente ideale è quindi il malato cronico, ossia la persona costretta a
prendere farmaci per tutta la vita. Grasso che cola per la sgrinfie malefiche di
chi specula sulla malattia!
Il caso dell’epatite C
L’esempio dell’epatite è (fulminante ci starebbe bene) è illuminante.
Il farmaco per l’epatite C funziona e i profitti ovviamente calano...
Il trattamento per l’epatite C della Gilead Sciences ha raggiunto tassi di
guarigione del 90% e negli USA le vendite hanno raggiunto un picco di 12,5
miliardi di dollari nel 2015. Poi il profitto ha iniziato a crollare e la
Goldman Sachs stima che le vendite per il 2018 saranno inferiori ai 4 miliardi
dollari. Se un farmaco funziona provoca il crollo degli introiti.
Ricerca & Sviluppo
La conferma che alle case farmaceutiche non interessa guarire i malati, ma solo
vendere droghe, arriva dai dati ufficiali in merito alla Ricerca & Sviluppo (Research
and Development, R&D).
La sezione Ricerca e Sviluppo è il ramo importantissimo di una impresa che si
occupa dello studio delle innovazioni tecnologiche volte a migliorare i prodotti
e a crearne di nuovi.
Le aziende farmaceutiche spendono ogni anno in marketing più del doppio di
quello che spendono in R&D. Quindi invece di spendere miliardi per produrre
nuovi prodotti terapeutici funzionanti, spendono miliardi di dollari in
pubblicità, per corrompere medici (comparaggio), per organizzare eventi,
stampare materiale (libri, articoli), ecc.
Questa è la pistola fumante che dimostra come alle potentissime multinazionali
interessi solo creare malati, mantenere le malattie croniche e corrompere i
medici che dovranno spacciare i loro farmaci.
Conclusione
Il report elaborato da una delle banche più potenti del mondo è molto
interessante perché conferma che sviluppare farmaci che funzionano non conviene
ai produttori.
Sarà questo il motivo per cui le principali aziende stanno producendo vaccini e
nuovi farmaci ma solo per il cancro? Non a caso la maggior parte dei farmaci
“innovativi” sono quasi tutti in ambito oncologico. Come mai?
Ricordiamo che un paziente oncologico costa circa 400.000 dollari ogni anno,
superando spesso e volentieri il milione. Se teniamo conto che tra i pazienti
nuovi e i vecchi stiamo parlando di centinaia di milioni di persone, il business
diventa faraonico.
Idem per i vaccini. Nonostante le idiozie sparate dai giornalisti venduti dei
media mainstream che continuano a ripetere come pappagalli indottrinati e
ignoranti che i vaccini sono di marginale interesse per le lobbies, le punturine
sono un mercato che arriverà - secondo il report del «Grand View Research» (1) -
entro il 2024 a 77,5 miliardi di dollari.
Stiamo parlando di una crescita del 10,3% annuo dal 2013 (2).
Tra in principali protagonisti figurano AstraZeneca, Novartis, Johnson&Johnson,
Pfizer e GSK.
La Glaxo è indubbiamente la più potente e interessante nel settore vaccini,
anche perché recentemente la Novartis ha comprato il reparto oncologia dalla GSK
per 14,5 miliardi di dollari, vendendo al gruppo britannico per 7,1 miliardi di
dollari la sua divisione vaccini. (3) Quindi la GSK rimane la più potente casa
farmaceutica legata ai vaccini.
Le principali nuove applicazioni dei vaccini - sempre secondo il report -
includeranno allergie, autismo, cancro e altre malattie infettive. Per esempio
il segmento vaccini contro il cancro si espanderà con una crescita annuale
superiore all’11,8% a causa della forte domanda di prodotti contro varie forme
di tumore. (4)
In tutto questo calcolo mancano i danni e tutte le altre patologie indotte,
provocate e/o slatentizzate dalle vaccinazioni di massa che faranno aumentare il
numero di malati e quindi la vendita di altri farmaci. I vaccini sono il nuovo
Eldorado…
Convincere i sani di essere malati; creare nuove patologie o slatentizzarle;
cronicizzare quelle che già esistono. Ecco la vera mission delle industrie
farmaceutiche.
Fonte
www.affaritaliani.it/…/curare-i-pazienti-non-conviene-lo-sp…, Andrea
Pensotti.
Articolo CNBC:
www.cnbc.com/…/goldman-asks-is-curing-patients-a-sustainabl…
Note
1) Grand View Research, https://www.grandviewresearch.com
2) «Vaccini, mercato mondiale a 77,5 miliardi di dollari entro 2024».
PharmaKronos, AdnKronos salute 17 aprile 2018
3) «Novartis compra l’oncologia di GSK e cede a quest’ultima i vaccini»www.aboutpharma.com/…/rivoluzione-novartis-acquisisce-l-on…/
4) Idem