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Una legge infame
Cos'è il Metilfenidato (Ritalin)
Tratto da A.R.P.C. – Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro
www.aerrepici.org

E' una vera e propria droga con effetti praticamente uguali a quelli della cocaina e delle anfetamine, ma con danni alla salute mentale e fisica ancora più gravi.
In uno studio della DEA (ente governativo USA) si legge: “All'uso prolungato di metilfenidato sono stati associati episodi psicotici, illusioni paranoiche, allucinazioni e comportamenti anomali, simili alla tipica tossicità delle anfetamine. Sono state riportate gravi conseguenze fisiche e la possibilità di morte”.1
Anche senza abusi di somministrazione, gli effetti collaterali includono: “cambiamenti di pressione sanguigna, angina pectoris, perdita di peso, psicosi tossica. Durante la fase di astinenza c'è la possibilità di suicidio”.2
Non sto rivelando dei segreti gelosamente custoditi nelle casseforti delle multinazionali o delle associazioni psichiatriche. Oltre che nei documenti citati, trovate questi e altri dati nella “Guida all'uso dei farmaci per i bambini”, distribuita largamente dal Ministero della Salute, Direzione generale della valutazione dei medicinali e della farmacovigilanza. Ve ne riportiamo l'articolo sul metilfenidato e una dichiarazione del Ministero della Salute.

Quale malattia dovrebbe curare.
La pratica psichiatrica si basa sul “Manuale diagnostico e statistico per malattie mentali” (DSM). Pubblicato per la prima volta nel 1952, conteneva 112 malattie mentali. Oggi, nell'ultima edizione, che risale al 1994, ne contiene 374 (!). Ma ciò che è più interessante sapere è il modo con cui vengono “scoperte” queste malattie. Ricerche? Test di laboratorio? Scoperte scientifiche? Nooo!... Votazioni a maggioranza (!). Via, non sto scherzando! I “migliori” strizzacervelli del pianeta si riuniscono di tanto in tanto. Poi uno di loro si alza e dice: “Io propongo di mettere questa nuova malattia nel manuale. Che ne dite?” “Mhm... interessante, gustosa direi. Mettiamola ai voti”. Se la maggioranza è d'accordo, abbiamo una malattia nuova di zecca. Semplice, no? E poi è un metodo così democratico!...
Ad esempio, nel 1973 decisero (sempre a maggioranza, ben s'intende) di smettere di definire l'omosessualità una malattia mentale (dato che sotto le finestre del congresso c'era una manifestazione di attivisti gay inferociti). In compenso ne aggiunsero molte altre; così nell'edizione del DSM del 1980 apparvero 32 nuove malattie dell'infanzia e dell'adolescenza, tra cui la famigerata ADHD, che dovrebbe essere “curata” con il metilfenidato.

Cos'è l'ADHD.
ADHD sono le iniziali delle parole di un'espressione inglese che significa “Malattia da deficienza di attenzione e iperattività”. Vostro figlio di 6 anni è pieno di energia e non sta mai fermo? Ha l'ADHD. Preferisce giocare invece di fare i compiti di scuola? Ha l'ADHD. Si intromette nelle vostre conversazioni? Ha l'ADHD. Ma non crediate che la diagnosi sia così facile. Ci vuole qualcosa di serio: ci vuole un test. Se prima vi eravate preoccupati, ora vi sentite già più tranquilli, vero? Un test è una cosa seria, scientifica... Bene! Eccovi questa cosa seria e scientifica.
Dopo aver letto il test, immagino che vi starete chiedendo in che mondo viviamo e in che mani siamo. Praticamente tutti i bambini (tranne quelli che stanno veramente male) potrebbero essere considerati malati di ADHD (punteggio uguale o superiore a 14). Forse penserete che è un test assolutamente idiota. No; è molto “furbo”, anche se criminale. Con uno strumento così nelle mani della psichiatria e con una legge adatta si possono fare molti, molti, molti milioni di euro drogando praticamente tutti i bambini.

La legge.
Questa proposta di legge, già pronta per essere votata, prevede la distribuzione capillare in tutte le scuole del test, che dovrà essere usato dagli insegnanti. Poi con l'”aiuto” di psichiatri e assistenti sociali, i bambini etichettati come malati mentali, verranno “curati” con il metilfenidato. Niente paura! Il costo del “medicinale” è a totale carico dello stato (in altri termini, senza poter scegliere, lo pagheremo sempre noi, forzatamente, con le tasse). Se i genitori non vorranno questo tipo di trattamento per il loro bambino, si potrà sempre somministrare la sostanza a scuola, a loro insaputa, oppure si potranno privare della patria potestà, visto che sono così incoscienti da non voler curare il loro figlio malato. Si farebbe rientrare tutto nel famigerato “Trattamento sanitario obbligatorio” (TSO).
Oltre al nostro ineffabile ministro Sirchiapone, abbiamo il solito gruppo (quelli che si ritrovano nel CICAP, tanto per intenderci), con in testa Piero Angela e Garattini, che “spingono” a tutta forza per far passare la legge.
Una riflessione. Ma Garattini è spinto a fare ciò da spirito filantropico? dal suo grande amore per i bambini?
Mentre in Italia si sta cercando di fare questo colpo di mano, approfittando del fatto che i parlamentari non conoscono queste cose e che, generalmente, si fidano del parere dei medici, in Canada, Australia, Giappone e Nuova Zelanda recentemente è stato proibito non solo il metilfenidato, ma tutti i psicofarmaci ai minori di 18 anni. Negli USA, dopo gravi casi di bambini morti per crisi cardiache o suicidi indotti da psicofarmaci, una legge ora stabilisce che su tutte le confezioni di queste sostanze appaia ben grande e chiara una scritta con un avvertimento dei pericoli che si corrono con la loro assunzione. Inoltre, prima di somministrare tali sostanze, il medico dovrà ottenere il consenso informato dal paziente.
Inoltre in USA l'azienda che produce il Ritalin è stata portata in tribunale, accusata da migliaia di famiglie di aver complottato per spingere la gioventù americana al consumo di psicofarmaci. Così, in quattro stati americani sono in corso altrettante cause collettive. La tesi dell'accusa, guidata da un noto avvocato, Andrew Waters (già assurto agli onori della cronaca per le sue cause, vinte, contro le industrie del tabacco), è che l'azienda farmaceutica avrebbe cercato di assicurarsi i favori di importanti associazioni. In primis, l'American Psychiatric Association, ma anche la Children and Adult with Attention Deficit Disorder, una associazione di genitori di bambini iperattivi, sarebbe coinvolta: avrebbe fatto pressione perché l'ADHD venisse riconosciuta come handicap scolastico in cambio di finanziamenti.
Nel 2002 la Commissione Olandese per la Pubblicità ha ordinato di cessare la pubblicità che descriveva l'ADHD come un disturbo neurobiologico o genetico in quanto ingannevole, perché non ci sono prove scientifiche a sostegno di questa tesi.
E IN ITALIA ?


1Terrance Woodworth, DEA Congressional Testimony before the Committee on Education and Workforce: Subcommitee on Erly Childhood, Youth and Families, 16 May 2000.
2Physicians' Desk Reference (Medical Economics Company, New Jersey, 1998) pag. 1896-1897; DSM III edizione