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Missioni segrete in un lago sotterraneo in Antartide
Tratto da Nexus ed. italiana nr. 32 maggio-giugno 2001  

«Secondo un breve annuncio dato oggi [21 febbraio], la NASA e il JPL (Jet Propulsion Lab) hanno terminato ogni ulteriore studio del Lago Vostok in Antartide.
«In un’apparente scivolata nel confidenziale, la portavoce Debra Shingteller ha alluso a “questioni di sicurezza nazionale” che hanno consentito alla NSA di assumere il totale controllo di quello che era stato un tentativo internazionale di esplorare un vasto lago sotto il ghiaccio nei pressi della stazione di ricerca russa Vostok.
«La signora Shingteller è stata immediatamente allontanata dal podio, e un’assistente ha risposto alle numerose domande con la stessa risposta – “il progetto è stato bloccato a causa di problemi di natura ambientale” e non si attendevano ulteriori commenti.
«Il numeroso gruppo di addetti stampa è rimasto a rumoreggiare mentre gli ufficiali lasciavano il palco. La signora Shingteller non ha risposto a ripetuti tentativi di contatto».

Quanto sopra è il resoconto di un addetto stampa ufficiale del JPL che ha assistito all’annuncio. Segue parte di una lettera scritta a un redattore di «Scientific American» (che ha chiesto l’anonimato). Le foto relative sono state divulgate nel gennaio 2001 dalla NASA, apparentemente per errore. Non sono più disponibili presso l’archivio ufficiale.
«Approssimativamente a 300 miglia dal Polo Sud si trova un lago, un lago molto grande. E’ il lago Vostok. Inoltre è collocato ad oltre ¾ di miglio al di sotto dello strato di ghiaccio continentale. Le foto migliori del Lago Vostok sono dallo spazio, dove il profilo è chiaramente visibile. Gli attuali studi condotti con emissioni radar che penetrano il ghiaccio indicano che in certi punti l’acqua è profonda sino a 2000 piedi (circa 700 metri, ndt), e si trova al di sotto di una cupola alta sino a ½ miglio (circa 800 metri, ndt).
«Le stime per la luce che filtra sino alla superficie del lago indicano qualcosa di simile a una “continua luce di primo mattino” durante i mesi estivi dell’Antartide. Le immagini termografiche indicano una stupefacente temperatura media dell’acqua pari a 50 gradi (non è specificato, ma crediamo si tratti di Celsius, ndt) con “punti caldi” che arrivano a 65. Ciò si può attribuire soltanto a fonti sotterranee di calore geotermico. Lunga 300 miglia e larga 50, l’atmosfera incapsulata dovrebbe essere in grado di ripulirsi tramite l’interazione col lago e forse con forme di vita vegetale.

«Un altro possibile sistema di interazione atmosferica con l’ambiente del lago potrebbero essere quelle che vengono chiamate “bolle geotermiche”. Si tratta di migliaia di bolle nello strato di ghiaccio, che si trovano in circa 200 miglia quadrate di “dune ghiacciate”, scoperte recentemente dallo scienziato russo Ivan Toskovoi, che si trovava presso la stazione di ricerca Vostok sino alla sua scomparsa nel marzo del 2000. Il diametro delle bolle esaminate varia da pochi a diverse centinaia di piedi.
«Probabilmente eccitante quanto tutti i dati divulgati sinora, è la scoperta tramite immagini magnetiche che presso la parte settentrionale della linea costiera del lago vi è una fonte di energia magnetica estremamente potente. Sinora, nessuno ha suggerito una spiegazione per questa “anomalia” magnetica.
«Sino al febbraio 2000, almeno due squadre internazionali si stavano organizzando per scandagliare separatamente il lago. Disponevano entrambe di sensori robotizzati piuttosto simili, che avrebbero dovuto essere calati attraverso dei condotti (da perforare). Le squadre, basate presso la Cambridge University, Londra, erano finanziate dai governi di Gran Bretagna e Stati Uniti ed equipaggiate con tecnologia NASA.

«Per ragioni non chiare, entrambi i programmi sono stati rinviati indefinitamente, con la NASA che è arrivata al punto di negare qualsiasi coinvolgimento ed entrambi i governi che citano “preoccupazioni di carattere ambientale”. Una fonte indipendente, la quale ha visitato la base di ricerca norvegese che si trova 150 miglia ad est, ha affermato che negli ultimi sei mesi presso la stazione russa Vostok è arrivata una grande quantità di nuovo equipaggiamento e di personale. Questo è interessante, considerato l’attuale situazione finanziaria della Russia.
«Come nota finale c’è un messaggio verificato, proveniente da Casey Station (AU). La coppia di avventurose donne che il mese scorso stavano tentando di attraversare il continente sugli sci, e sono state prelevate da un aereo durante l’ultimo tratto del loro viaggio, non avevano richiesto l’intervento.
«Malgrado le proteste della squadra australiana a Casey, le due sono state portate via in aereo con un volo straordinario di 48 ore, ad opera di un gruppo delle Forze Speciali della marina statunitense al largo di Samoa.
«Secondo il messaggio, le donne insistevano per riferire qualcosa di insolito che avevano visto. Le ultime notizie che le riguardano dicono che la coppia rimane in “isolamento”».

Fonte:
Svariati siti web, tra cui www.cyberspaceorbit.com  e NASANews@hp.nasa.gov
Tratto da Nexus ed.italiana nr. 32 maggio-giugno 2001


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