Sessantenne a letto con una 11enne, assolto dalla Cassazione

Comunicato Stampa APEI
Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani
11/12/2013 tratto da www.stampalibera.com

“Accogliamo con profondo rammarico e sincera preoccupazione, la notizia riportata dal quotidiano della Calabria a firma della giornalista Stefania Papaleo, relativamente alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione in ordine al procedimento penale avviato a carico del dipendente comunale Pietro Lamberti di anni 60. Il giudizio di condanna a 5 anni di reclusione confermato anche in sede di appello, per reati di pedofilia ai danni di una bambina undicenne, è stato annullato dalla Suprema Corte con l’attenuante di una presunta “accondiscendenza” da parte della minore. I giudici della Cassazione riporterebbero quale motivazione di questa delibera, il fatto che “i due erano innamorati”.

In qualità di pedagogisti ed educatori, impegnati ogni giorno nella salvaguardia dei diritti dell’infanzia e dei minori, non possiamo che mostrare tutto il nostro sdegno nei riguardi di una sentenza che annulla ipso facto quanto sottoscritto e ratificato dalla nostra Repubblica nella Convenzione della Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia del 1990.

All’articolo 3 gli Stati e i loro governi si impegnano “ In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente”.

Alla luce di quanto esposto, richiediamo con urgenza un’interrogazione parlamentare ad opera degli esponenti di Governo e opposizione, affinché esercitino ogni pressione possibile per interessare la Procura generale della Cassazione sulla questione inerente l’esercizio della tutela dei diritti dell’infanzia, vilipesi ed offesi oltre l’immaginabile da una sentenza che promuove la circonvenzione e l’abuso di minori per fini sessuali. Il nostro ordinamento giuridico non riconosce, opportunamente, alcuna volontà da parte dei minori di anni 18, seppur consenzienti, di consumare rapporti sessuali con adulti. Questo si rende necessario per via della delicata fase di sviluppo e maturazione del bambino, che non può e non deve essere pregiudicata dalla scelleratezza del mondo adulto. Perché l’infanzia non è una scelta, ma un diritto da tutelare ad ogni costo.”

 

IL PRESIDENTE NAZIONALE Alessandro Prisciandaro“

 

http://www.today.it/citta/anziano-bambina-sesso-catanzaro.html