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Bimbo vegano denutrito e 
le armi di distrazione di massa
Marcello Pamio - 4 
luglio 2015         
La 
stampa non si smentisce mai. Il famoso Quinto Potere, cioè i mezzi di 
comunicazione di massa (carta stampata, internet, radio e tivù), sono sempre più 
telecomandati a distanza dal Sistema.
Il loro scopo non è quello di informare ma l’esatto opposto: indottrinare e 
deviare le masse, il cosiddetto popolo-gregge.
Distrarre i sudditi, deviandone e conformandone il pensiero generale, questa è 
la mission. 
Quindi non dovrebbe 
stupire leggere articoli di grandi giornalisti prezzolati, cioè ben pagati, che 
scrivono oramai senza più morale, senza etica e deontologia professionali. Lo 
fanno punto e basta, tengono famiglia anche loro!
Una volta erano gli editori e/o i direttori editoriali che impostavano la linea 
da seguire, ora questi non devono nemmeno sprecare fiato perché l’autocensura è 
ormai integrata nei geni e nel DNA dei giornalisti. 
Esattamente come per la malattia, la scienza ha codificato dei protocolli 
intoccabili che non possono essere messi in discussione da nessuno, medici o 
pazienti che siano; anche nella comunicazione di massa la parola d’ordine è il 
pensiero unico. Guai uscirne.
Questo è il paradigma attuale e tutti i giornali, indipendentemente dal colore 
politico che in apparenza li contraddistingue e li separa (la destra e la 
sinistra sono invenzioni per il popolino), portano avanti questo. 
Ecco come avviene a grandi linee la disinformazione mediatica:
- Non vengono riportate 
le notizie importanti. 
Questa è la 
principale censura: semplicemente non si scrivono le cose importanti.
La Grecia è un banale esempio. Alle persone pensanti certamente fa piacere 
sapere cosa sta realmente accadendo in Grecia (e credetemi, non ci viene 
detto) ma ancor di più sarebbe importante conoscere le vere cause 
politiche, sociali, economiche e finanziarie che hanno portato a questa 
situazione. Conoscere le devastazioni che le grandi istituzioni sovranazionali 
come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale o le stesse banche 
commerciali e finanziare hanno perpetrato per decenni; sapere quali sono state 
le vere scelte politiche che hanno portato sul baratro la Grecia,  culla della 
civiltà.
Queste informazioni i giornalisti non le possono diffondere perché il loro 
credo, il mantra che ripetono fino alla nausea, è sempre quello europeista. 
L’euro non si tocca! 
- Strategia della 
distrazione
Questo è uno 
degli elementi principi del controllo sociale. Quando non si vogliono dare 
notizie su temi e problemi importanti, cioè quelli che contano, l’attenzione 
viene distolta con la tecnica del diluvio o delle inondazioni di notizie. 
Continue distrazioni e notizie assolutamente insignificanti, ma che, ripetute 
all’infinito, diventano casi nazionali: cani che mordono e uccidono, caldo 
assassino, ecc.
- Usare l’aspetto 
emotivo 
Sfruttate 
l'emozione è una tecnica classica per cortocircuitare l'analisi razionale e il 
senso critico degli individui. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette di 
aprire una porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, 
desideri, paure e 
timori, o indurre comportamenti sociali. E’ il caso del terrore e della paura 
indotti quotidianamente dai media. “Paura” è la parola chiave, e non è un caso 
infatti che in qualsiasi momento storico c’è sempre stato un nemico contro il 
quale combattere e di cui avere timore. Nemici sempre inventati e creati ad hoc 
come l’odierno ISIS, la creatura dei servizi segreti occidentali che viene 
rispolverata per incutere il terrore…
Esaminati questi tre 
concetti, veniamo all’ultima distrazione di massa dell’estate 2015.
Ai primi di luglio un bambino di quasi un anno (11 mesi per l’esattezza) è stato 
portato all'ospedale Meyer di Firenze per problemi di salute. Qui i medici 
avrebbero riscontrato un “grave quadro clinico” dovuto sembrerebbe ad una “seria 
carenza nutrizionale”.
Quando poi i medici hanno scoperto che i genitori erano “vegani 
osservanti”…apriti cielo!
Processo sommario e subito al rogo!
Si legge sempre nei vari 
giornali che “i genitori avrebbero di fatto imposto anche al bimbo uno 
stile, un regime alimentare che, pare di tutta evidenza, non si concilia con un 
corretto sviluppo, con la crescita, almeno fino a una certa età”. 
Qui subito salta all’occhio di chi queste cose le mastica, l’ignoranza dei 
giornalisti e dei medici  intervistati. Non è assolutamente vero che un regime 
vegano ben fatto non si concilia con un corretto sviluppo e una sana crescita. A 
riportarlo nero su bianco sono state nientepopodimenochè l’ADA (American 
Dietetic Associations) e Dietitians of Canada, le due più grandi 
associazioni al mondo di dietisti che decidono le linee guida 
sull’alimentazione. Esse riportano: “Le diete vegetariane e vegane sono 
adeguate in OGNI stadio della vita umana, compresi gravidanza, allattamento, età 
infantile e adolescenza”. Vanno avanti anche dicendo che i “vegani sono 
più longevi e non soffrono di malattie degenerative”. Ma questo è un altro 
discorso…
Una stampa onesta, non 
comprata e possibilmente non collusa con il Sistema avrebbe dovuto cercare di 
capire come questi due genitori “vegani” hanno realmente alimentato il proprio 
figlio. 
Anche perché le varie etichette “vegetariano”, “vegano”, ecc. purtroppo oramai 
sono termini vuoti abbastanza devianti che in concreto non dicono assolutamente 
nulla, per questo motivo bisognerebbe sempre conoscere l’esatto stile di vita di 
queste persone, entrando davvero nel dettaglio. Chi è vegano rifiuta ogni forma 
di sfruttamento animale (nell’alimentazione, abbigliamento, ecc.) e questo è 
importante e va benissimo, ma non basta per la salute umana, perché un vegano 
potrebbe per esempio bere i vari diserbanti in libera vendita nei 
supermercati (cocacole, fante, pepsi, ecc.); potrebbe alimentarsi con patatine 
fritte ogni giorno, cereali raffinati e zuccheri bianchi….
Nonostante ciò non crei sofferenze agli animali si tratta pur sempre di veleni 
per il metabolismo dell’organismo; ma questo i giornalisti non lo sanno. Il loro 
vangelo è rappresentato dall’equazione vegano = denutrizione.
Poi gli stessi continuano 
riportando altre aberrazioni: “Scoprire che un piccolo rischia la fame per 
scelta ‘ideologica’ dei genitori, mentre nel mondo c’è qualche milione di 
bambini denutriti per «questioni contingenti», sconcerta”.
Anche in questo caso si fa volutamente confusione associando dal punto di 
vista emotivo la triste condizione di milioni di bambini nel Sud del mondo che 
realmente stanno morendo di fame con il bambino ricoverato al Meyer. Viene data 
la colpa alla scelta ideologica (vegan), quando in realtà il bimbo ha rischiato 
la fame (se saranno confermate le accuse) per ignoranza dei genitori, non per la 
loro scelta di vita!
Stranamente in tutta la carta stampata nazionale nessun giornalista ricorda i seguenti dati ufficiali italiani:
- il 24% dei bambini tra i 
6 e i 10 anni è in SOVRAPPESO;
- il 12% dei bambini tra i 6 e i 10 anni è OBESO;
- il 41% dei bambini beve OGNI giorno bevande zuccherate;
- l’aumento dell’obesità infantile segna un +2,5% ogni 5 anni.
Nel mondo vi sono milioni di bambini denutriti (verità sacrosanta) ma nessuno sottolinea che solamente in Italia almeno 1 bambino su 3 (cioè oltre 1 milione di bambini) sta rischiando la salute per eccesso di cibo. Stiamo quindi parlando di 1 bambino vegano (con molti dubbi e perplessità sul regime vegan adottato dai genitori) contro 1.000.000 di bambini onnivori il cui futuro è segnato.
Stranamente 
i vari giornalisti si dimenticano anche di evidenziare ed enfatizzare i numerosi 
fatti di cronaca nei quali un bambino muore 
o rimane danneggiato per tutta la vita, per colpa di un vaccino pediatrico! 
Esattamente come il caso di qualche giorno fa di un neonato di due mesi morto a 
Ragusa dopo la somministrazione di un vaccino obbligatorio.
Ovviamente nessuno ne parla perché i vaccini rientrano nella prassi medica e 
quindi non si possono mettere in discussione.
Perché allora non si usa lo stesso metro di giudizio per tutti? 
Perchè non viene indagato il medico vaccinatore nei casi in cui vi è un danno 
accertato al bambino? Perché si accaniscono contro i genitori vegani quando sono 
molto più numerosi i bambini obesi? Forse perché il termine 
obeso rientra nel paradigma vigente e la magrezza no? O forse perché obeso è 
molto più utile e interessante per le lobbies del farmaco? Un bambino obeso 
diventerà un adulto manipolabile, molto più malato di un bambino allattato al 
seno e alimentato in maniera corretta.
Se è giusto indagare i genitori di questo bambino per aver “messo a 
repentaglio l’incolumità di loro figlio", la stessa Procura dovrebbe 
intervenire anche per quei genitori che sicuramente “stanno minando il futuro 
dei loro figli"…
 BIMBO VEGANO DENUTRITO E LE ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA
Marcello Pamio - 4 luglio 2015         
La stampa non si...