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Decreto
Monti: volontà di distruzione e lacrime di coccodrillo
A
cura dell’avv. Marco Della Luna – www.marcodellaluna.info
Indimenticabili, le
lacrime di coccodrillo della ministra Fornero che annuncia l’infame
blocco dell’adeguamento delle misere pensioni (adeguamento già più
che dimezzato, rispetto alla reale dinamica del caro vita) mentre il
governo non tocca la Casta, né i grandi sprechi e gli stipendi
parassitari, né i privilegi fiscali delle proprietà ed attività
commerciali degli enti “religiosi”, che ci costano 8 miliardi
l’anno, oltre a permettere una forte concorrenza sleale soprattutto in
campo alberghiero.
Ma abbiamo scoperto ben
altro, sulla strategia distruttiva del governo dei banchieri: abbiamo la
confessione di un intento, di un vero piano anti-sociale di coercizione
oligarchica sulle nazioni. E proprio per bocca del Monti.
Vi raccomando molto di
visionare l’intervista a questo link, in cui Mario Monti sostiene che
“abbiamo bisogno delle crisi” e delle angosce collettive da esse
causate, per far accettare ai popoli e alla politica le riforme che
dall’alto si è deciso di imporre – che il cartello monopolista
della moneta e del credito ha deciso di imporre:
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=1b190309063811a
E’ la perfetta
conferma di quanto esposto nel libro mio e di Paolo Cioni “Neuroschiavi”,
sulla manipolazione mentale collettiva e individuale.
In una situazione di
generale illiquidità e di recessione (insolvenza, disinvestimenti,
disoccupazione etc.), la manovra di Monti è selettivamente mirata a
produrre un aggravamento di questa illiquidità (v. anche gli articoli
di P. Krugman), quando al contrario il sistema economico ha disperato
bisogno di iniezioni di liquidità mirate all’attivazione dei fattori
di produzione e del consumo. Monti fa il salasso a un paziente che
agonizza per anemia.
Mentre le misure per lo
sviluppo sono semplicemente derisorie e vergognose, i tagli alle
pensioni e l’aumento dell’Iva colpiscono la domanda interna, assieme
al nuovo redditometro che disincentiva gli acquisti di molti articoli
non di lusso e di servizi come l’istruzione. Le nuove tasse sugli
immobili (aumento del 60% del moltiplicatore dei valori catastali,
aumento delle aliquote ici, ici sulla prima casa), tagliano le gambe
all’edilizia, che è il settore economico che innesca le riprese
generali dell’economia – quando cresce – e pure le recessioni –
quando cala.
Attualmente questo
settore è in gravissima crisi. Il siluro del governo Monti, quindi,
previene la ripresa e stabilizza il trend depressivo.
Quelli sinora adottati sono interventi scientificamente mirati a
produrre una stabile depressione e un drammatico avvitamento fiscale.
Monti agisce mettendo toppe alla finanza pubblica a spese
dell’economia reale, che viene sempre più sgretolata. Salva le
apparenze a spese della sostanza. Adesso avremo, nel brevissimo termine,
un plauso dell’”Europa” e di chi muove le asticelle degli spread
– la medesima mano che ha messo lì il Monti in Italia e il Papademos
in Grecia, e altri altrove. Ma presto la recessione, la disoccupazione,
la moria di imprese, il credit crunch, il declino industriale, le
tensioni sociali, si faranno sentire in modo insostenibile.
Nel parlamento dei
nominati, per assicurare la legittimazione parlamentare, il voto di
fiducia dei partiti a questo governo dei banchieri mai eletto e a questo
leader mai scelto dal popolo, quindi esposto a contestazioni di
non-democraticità e non-rappresentatività, basta riempire alla
partitocrazia la greppia della spesa pubblica coi soldi delle nuove
tasse spremute ai cittadini. E rispettarne privilegi e prebende. Anche
Berlusconi col suo PDL ha convenienza ad allinearsi, se non vuole
esporre le aziende di famiglia a rischi più che ovvi.
Oggettivamente, dunque,
l’obiettivo del governo dei banchieri pare sia produrre, certo non
solo in Italia, una grave e durevole depressione, in linea con quanto
Monti spiega nel filmato linkato sopra, ossia che bisogna spaventare la
gente per renderla malleabile e remissiva alle riforme decise
dall’alto: è la shock—and – awe policy, la shock economy di Naomi
Klein.
Diversi sono gli scopi
possibili di questa strategia:
-svalutare gli asset per
poterne fare incetta a costi stracciati col denaro prodotto da banche
centrali e dark pool (il circuito delle grandi banche mondiali che
controllano anche la Fed e che ha lasciato recentemente a secco le
banche italiane, come strumento di pressione o meglio coercizione
politica);
-impadronirsi di tutto
il reddito disponibile;
-rendere la popolazione
docile e sottomessa;
-piegarla a un nuovo
assetto politico, fiscale, sociale, con cessione della gestione del
bilancio e del fisco a organismi europei a guida tecno-tedesca (Italia
colonia);
-indurre un calo forte,
rapido e costante dei consumi, quindi dell’inquinamento e dello
sfruttamento della materie prime, per proteggere la biosfera e prevenire
un imminente tracollo ecologico.
Marco Della Luna
Fonte: http://marcodellaluna.info
Link: http://marcodellaluna.info/sito/2011/12/05/idecreto-monti-volonta-di-distruzione-e-lacrime-di-coccodrillo/