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Dopo tanta finanza creativa si ritorna al passato
http://etleboro.blogspot.com/2006/03/dopo-tanta-finanza-creativa-si-ritorna.html  

Etleboro intervista Michele Altamura.

D: Gli eventi nei Balcani di questi ultimi anni sono stati completamente stravolti agli occhi dell'occidente, quindi, cosa è successo davvero?
R: Credo che gli occidentali non abbiano ancora capito cosa sia veramente successo nei balcani, e se un giorno lo capiranno, i politici non avranno via di fuga. Menti raffinatissime hanno orchestrato e poi realizzato una vera e propria rapina a mano armata, hanno aizzato le etnie, simulando genocidi e stragi per portare a termine delle truffe colossali.

D: I paesi balcanici hanno delle peculiarità che li rende "il territorio" di scontro ideale?
R: I Balcani non hanno un popolo unitario, sono un insieme di razze ed etnie che hanno convissuto per tanti anni ritrovando un precario, quanto delicato equilibrio che non doveva essere stravolto da nessun agente estraneo, perché al loro interno dovevano restaurare la balcanizzazione. Certamente le menti raffinate sapevano tutto questo e hanno giocato così sporco che l’impiccagione non basterebbe per placare le loro anime. Il regime comunista dal suo canto non aveva trovato un equilibrio, era la forza delle cose che li aveva spinti a convivere nel tempo. Nessuno gli aveva detto che andando in Europa vinci una lotteria, fai il manager, conquisti donne e ricchezza.
Quando il Fondo Monetario ha cominciato a concedere i finanziamenti ad una parte e non all’altra, si sono create le diversità e le distinzioni che aizzano il fratello contro l’altro fratello.

D: All’indomani del crollo del regime comunista occorrevano i soldi per la ricostruzione del paese, e così è subentrato il FMI?
R: Diciamo che questa organizzazione è nata con nobili scopi, ma nel tempo le lobbies se ne sono impossessate. Attualmente usano dei metodi contabili che, a fronte dell’erogazione di un prestito, impongono condizioni che non sono prive di conseguenze sul tessuto sociale. E così concedono dei prestiti obbligando i governi a promulgare leggi liberiste, oppure ad escludere delle assistenze sociali, pensioni e previdenza sociale, agitando così gli animi della gente. Al no del governo rispondono con le organizzazioni internazionali per la pace e la cooperazione, come Transparency International, che denunciano corruzioni e inneggiano alle privatizzazioni.
Nessuno sapeva che nel 1991 il FMI concesse dei prestiti alla Jugoslavia, pretendendo di togliere delle assistenze sociali alla Croazia e alla Slovenia, non a caso i due Stati che per primi si resero indipendenti. Il FMI deve essere accusato per Etnocidio.
Tutti hanno fomentato quella guerra, e ancora oggi lo stanno facendo: Sarajevo ha accusato la Federazione Serba Montenegrina per genocidio, e pretende un risarcimento e la condanna dei serbi di Bosnia. Questo tipo di processi sono del tutto strumentalizzati dall’Occidente.
E del caos approfittano le potenti lobbies finanziarie e bancarie, e solo loro guadagnano della confusione lasciando poco e niente ai piccoli politici a cui danno una macchina, una segretaria, e un bel telefono e un orologio. Le multinazionali e le grandi banche d’affari privatizzano comprano le ricchezze di un’intera nazione con gli stessi soldi che ogni cittadino ha nelle banche. Finanziano le loro acquisizioni con l’attivo e il denaro in cassa delle imprese più forti, dopodiché scorporano il patrimonio e lo rivendono 10 volte di più.
Arriverà il consenso ad entrare in Europa solo nel momento in cui tutto è stato venduto.

D: Cosa sta accadendo ora nella Republika Srpska?
R: Nessuno conosce la storia della Srpska, tutti hanno sentito parlare dei croati e dei bosniaci e nessuno ha mai capito cosa è. All’interno della Bosnia vivono i musulmani che Tito aveva riconosciuto come popolo, i serbi di Bosnia che vengono riconosciuti dalla Rep Srpska, che significa appunto la repubblica dei serbi, e poi la Herzegovina che significa croati. I musulmani e i croati si sono uniti dopo una guerra, mentre i serbi si sono associati in una comunità: attualmente tutti e tre le etnie sono sotto la giurisdizione di un amministratore europeo che “dovrebbe” essere parte neutra in rispetto agli accordi di Dayton. Queste, essendo dotate di autonomia amministrativa e politica, vanno a creare uno stato federale simile a quello italiano, ma, contro ogni tendenza europea, da anni si cerca di centralizzare i poteri verso Sarajevo, solo per creare maggiori conflitti. Si succedono gli amministratori e i funzionari straordinari, e ognuno dice solo che bisogna scavare: da otto anni scavano e inscenano processi per continuare la loro rapina. Il popolo dei serbi viene sistematicamente strumentalizzato, e per questo io personalmente ho scelto di vivere in un paese con un popolo che rispetto. Il mio sogno è che un giorno albanesi serbi, croati, sloveni, macedoni e musulmani si riunissero per creare un tribunale che condanni le atrocità che sono state commesse da questi impostori.
Attualmente credo che tutto è stato venduto, e che si stanno accordando per il gran finale, con una plateale messa in scena. Raccontano talmente tante assurdità, ormai non sanno più cosa dire: vorrebbero fare uno stato unico dare l’indipendenza al Kosovo, e dire rendere i serbi della Srpska dei bosniaci. Tutto ciò è assolutamente contro la carta dei diritti umani, perché i serbi sono serbi e nessuno ha l’autorità per delegittimare il diritto all’esistenza.

D: In questo senso Lei parla di Etnocidio?
R: Se vogliamo essere sinceri e molto chiari, come a me piace essere, l’obiettivo è ammazzare quante più persone possibile per diminuire la popolazione, avere terreni da coltivare e controllare l’intera regione balcanica, non c’è altra spiegazione. Sono anni che io analizzo, basti pensare al crescente numero di suicidi a Banja Luka, perchè i giovani non hanno nessuna speranza.
L’usura è il potere fatto, esercitato dalle grandi banche in maniera a dir poco allucinante. Questo popolo soffre ed è stressata dalla pressione delle banche e dalle continue minacce di fallimento. Altro che fosse comuni : Carla del Ponte dovrebbe venire qui da me, ad ascoltare le registrazioni di quello che dicono i direttori di banche. Altri che Srebrenica, questo è vero sciacallaggio perpetuato alla luce del sole.

D: Tutto questo viene nascosto ai popoli dell’Occidente? Esistono fonti giornalistiche di controinformazione?
R: L’ “osservatoriobalcani.org” che si fa portatore della controinformazione, si è rivelato nel tempo una fonte non attendibile. Per quanto mi riguarda, la nostra associazione, la Etleboro ONG possiede un portale di informazione apartitico e indipendente. Le nostre notizie vengono elaborate e raccolte all’interno di una rete di contatti a cui partecipano studiosi e giornalisti di vari paesi, ma anche gente comune a cui noi diamo una voce.

D: Cosa può dirci della nostra “vecchia Europa”?
R: Come potrei mai spiegare agli europei che anche loro sono stati venduti, manipolati da un sistema mediatico che ha riempito le loro teste di idiozie. La mia povera terra, l’Italia, è stata saccheggiata anche lei, quello che in questo momento rappresenta lo Stato non è lo Stato. L’Italia è stata venduta ai privati tramite la Banca d’Italia con il consenso dell’allora governatore Carlo Azeglio Ciampi . Ricordo che quando vidi Ciampi con quella monetina uscire dal palazzo quasi piangendo, desideravo chiedergli se stava piangendo perché ci aveva venduto oppure perché si era reso conto della pazzia che aveva fatto. Spero che ora si sia pentito, altrimenti ci aspetterà un futuro certamente nero, “un declino ineluttabile”, il fallimento.

D: Quindi per l’Italia si presenta la stessa sorte dell’Argentina?
R: Nel nostro paese le banche non hanno più i soldi e un giorno noi ci alzeremo con le pentole in mezzo alla strada e un giovane rivoluzionario, pagato sempre dai Baroni, ci farà credere in una nuova era. L’Europa non potrà certo garantire la solvibilità dell’Italia, ormai non esiste più l’Unione Europea: è fallita da quando la Francia e l’Olanda ha bocciato il referendum.
Tutti coloro che si erano opposti li hanno ammazzati . Aldo Moro a suo tempo aveva visto chiaro, così come Craxi, Falcone e Borsellino. Ora non resta che Berlusconi, che tra l’altro mi è simpatico perché mostra di aver capito qualcosa, e Prodi, ma lui non salverà l’Italia, la accompagnerà verso il destino ineluttabile.
Ma non avremo una nuova Argentina, le guerre ora si combattono solo per far scena, perché si svolgono ogni giorno su un pc: stampano carta, mettono un numero e creano soldi. Esiste la guerra del credito, che va ad indebitare il paese per privarlo delle sue ricchezze, vi è l’aumento della criminalità e i disordini sociali, ma alla fine loro gestiscono ogni cosa.

D: Vuole azzardare una previsione?
R: Credo che l’Italia certamente tornerà ad una moneta complementare accanto alla lira. È ora che i politici italiani comincino a studiare cos’è la moneta e il sistema economico, perchè sono degli ignoranti. La crisi energetica porterà all’iperinflazione, il denaro sarà carta straccia, e occorrerà tornare alla moneta come mezzo di scambio non come strumento di potere.

 
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