“Homovegetus: nutrizione superiore sportiva”.
Finalmente un
libro
preciso dal punto di vista scientifico e completo dal punto di vista conoscitivo
dedicato alla nutrizione nello sport. Nutrizione quella seria e umana
ovviamente.
I tempi sono maturi per smetterla con i soliti monoliti parlanti che continuano
a propagandare la becera e stantia teoria secondo la quale gli aminoacidi si
trovano esclusivamente nel Regno animale. Basta anche con i ridicoli concetti di
caloria derivati dalla visione disumanizzante della meccanicistica cartesiana.
L’uomo non è una caldaia in cui per produrre una certa quantità di energia in
uscita è necessario introdurre una certa quantità di combustibile: l’uomo è
molto di più, è un essere spirituale.
Infine la Nutrizione Superiore non si basa sullo sterile calcolo delle calorie,
non si basa su concetti privi di fondamento basati sulla chimica mortifera, ma
si tratta di una nutrizione a misura d’Uomo, basata sulla fisiologia, ecologia,
biochimica e sul rapporto che l’uomo ha con la Natura. Un organismo
deacidificato, detossificato e depurato, oltre ad essere un organismo sano,
bagnato e nutrito da un sangue perfettamente fluido e ricco di ossigeno e
sostanze importantissime è un organismo che può intraprendere qualsiasi attività
fisica, compreso qualsiasi tipo di sport anche professionistico.
Provare per credere…
Come viene costruito il
muscolo: glicogeno e carico muscolare
Tratto dal libro “Homovegetus:
nutrizione superiore sportiva”, del dottor Fabio Rigon
www.librisalus.it/libri/homo_vegetus.php
Ci sono muscoli costruiti
in modo ottimale e muscoli creati biochimicamente.
Le sostanze utilizzate per far crescere il muscolo in maniera artificiale, oltre
a dare delle illusioni in termini di prestazione, tendono anche ad alterare i
processi naturali del nostro organismo.
Fanno parte di queste sostanze anche le proteine di provenienza animale. È
importante sapere che esistono carenze minerali, vitaminiche, ormonali, idriche,
caloriche, ma non proteiche. La carenza proteica si può verificare solo in
concomitanza di una grave carenza calorica.
L’uomo è disegnato per un
apporto proteico minimo e anche le poche proteine richieste non devono arrivare
per forza da altre proteine.
Una persona che si alimenta correttamente possiede un attivo riciclaggio in zona
colica dove, soltanto nel suo caso, le operazioni di ricambio e di riciclaggio
si sveltiscono grazie ai tanti batteri aerobici e ai pochi batteri anaerobici
(colibatteri). Nei materiali fecali in uscita si perdono in media 25 grammi di
proteine al giorno.
Quando l’assunzione supera i 30-35 grammi di proteine, si entra nel territorio
insidioso e proibito dell’acidificazione del sangue. L’acidificazione è la
peggior nemica dello sportivo in quanto lo limita nelle sue prestazioni e lo
porta alla malattia che lo blocca nei suoi sforzi.
Purtroppo il mondo dello sport, in particolare del fitness, è ancora molto arroccato su vecchie concezioni e sono proprio gli atleti che vanno alla ricerca di elevate dosi di proteine, in quanto sono fermamente convinti che “carne faccia carne” o meglio, visto che la carne è un alimento prevalentemente proteico, la loro convinzione risiede nell’assumerne grandi quantità per aumentare il volume dei loro muscoli, ottenendo quindi più energia.
Un concetto che gli sportivi dovrebbero assolutamente comprendere è che il muscolo viene costruito dal glicogeno e dal carico muscolare: sono gli allenamenti, la fatica e i carboidrati vivi che fabbricano e plasmano i muscoli. Spesso molti sportivi, oltre all’aumento delle dosi proteiche nei loro piatti, introducono nella loro dieta integratori a base di aminoacidi ramificati (valina, leucina e isoleucina), con lo scopo di assicurare un surplus di energia diretta ai muscoli, senza sovraccaricare il fegato; a tale scopo, vengono impiegati in dosi cospicue per via orale (in polvere, in capsule, etc.), soprattutto per gli sport che richiedono un particolare sviluppo muscolare, e dal loro uso si attende un picco energetico in circa 15-20 minuti.
Questi integratori vengono definiti sostanze con azione “stimolante”, ma dovrebbe essere fondamentale cercare di capire se la stimolazione è bilanciata o meno per il nostro organismo. L’igienista Herbert Shelton, in una delle sue opere, racchiude nelle sostanze che danno stimoli bilanciati (o vitali) aria, cibo, acqua, caldo, luce, esercizio fisico, riposo e sonno, mentre ritiene che non siano stimoli bilanciati (o non vitali) tutte quelle sostanze che aumentano o eccitano l’azione nell’organismo vivente, in quanto non essenziali The Hygienic System (il Sistema Igienista) di Herbert Shelton per l’esistenza normale, per lo sviluppo, per il mantenimento e per la vita di un organismo. Gli aminoacidi ramificati sono senza alcun dubbio sostanze non vitali dotate di precisi effetti farmacologici che alla lunga mettono a dura prova fegato e reni, organi deputati allo smaltimento.
Mangiare in maniera sana, naturale e consapevole, non impedisce affatto di raggiungere una prestazione ad alti livelli e, soprattutto, non impedisce di mantenersi a lungo in forma ottimale e di stare per decenni sulla cresta dell’onda, a differenza dei campioni onnivori che toccano i vertici ma poi declinano prematuramente…
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