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Macchie solari & depressioni economiche
Tratto dal libro: “Il crollo economico del 2006-2007
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[Diagramma 102 ]

Nella tabella del ciclo storico, si vede facilmente che sia gli affari politici che economici sono profondamente connessi e influenzati dalle “onde” di energia delle macchie solari. Nel diagramma 102, sono illustrati solo due cicli, il presente dal quale stiamo lentamente uscendo e l’ultimo che ha guidato il mondo verso la grande trasformazione degli anni 1988-1992.
I conteggi medi mensili sono rappresentati dalla linea con forti oscillazioni mentre la curva delle medie annuali dà l’idea del ciclo globale. Come si vede da questo diagramma, la prima recessione “Bush” nel 1991 si è verificata verso la fine del ciclo 22.
È stata preceduta, ovviamente, dal crac del 1987 dei mercati borsistici mondiali che si è verificato proprio mentre il ciclo 23 era in ascesa. Il più recente scoppio della bolla del 2000 ha messo in moto una recessione iniziata quasi immediatamente. Sebbene adesso i propagandisti Repubblicani stiano cercando di convincere la popolazione che la recessione è finita nel 2001, perdite di posti di lavoro massicce fino a tutto il 2003 lasciano pensare che la recessione non sia finita. È ancora da vedere, a luglio 2003, se la recessione sia in realtà terminata.


[Diagramma 103]

Quanto è forte il collegamento fra le maggiori crisi economiche e i cicli delle macchie solari? Possiamo imparare di più su questo collegamento di macchie solari con i periodi di crisi economica inserendoli nel diagramma 103. Il diagramma 103 illustra con chiarezza che c’è un collegamento piuttosto forte fra recessioni e picchi dei cicli delle macchie solari, con una sola eccezione importante, la Grande Depressione. L’anno del punto più basso della depressione, il 1933, cade nell’intervallo minimo fra i picchi delle macchie solari. La prossima Grande Depressione potrebbe seguire lo stesso andamento di questa eccezione in modo pressoché identico.
È possibile usare questo collegamento storico per predire i prezzi dei titoli? C’è una correlazione fra picchi delle macchie solari e l’indice Dow Jones Industrial? Non c’è un collegamento utile, se non come segno premonitore di una rottura imminente.
Non c’è nessuna correlazione fra i movimenti di prezzo quotidiani e il numero medio giornaliero delle macchie solari. Esiste un collegamento fra tendenze storiche di lungo periodo nei prezzi e tendenze delle medie mensili o annuali nel numero delle macchie solari? Non proprio, l’unico collegamento diretto che si può evidenziare è il segnale di “rottura”. Durante un picco delle macchie solari, le bolle speculative a seguito di un mercato Toro si sgonfiano e subito dopo inizia una recessione economica. Questa situazione spesso contribuisce a un abbassamento dei prezzi delle azioni anche se il numero delle macchie solari continua ad aumentare.
Ciò distrugge qualsiasi media statistica utilizzabile per fare delle previsioni.
Come si può vedere dal grafico, esiste un marcato parallelismo fra recessioni e picchi. È stato coerente per gran parte del secolo con una sola eccezione importante. Il 1932/33, anno in cui la Grande Depressione ha toccato il punto più basso, coincideva con un minimo del ciclo delle macchie solari.
Il crollo del mercato borsistico, tuttavia, è stato concomitante con il picco del ciclo solare alla fine del 1929. I prezzi delle azioni, così come il numero delle macchie solari, sono diminuiti e l’economia ha vissuto un periodo di stagnazione quando il conteggio delle macchie solari era pari a 0.
Attualmente potremo eguagliare il periodo 1929-1933. Forse oggi c’è una marcata tendenza a continuare a declinare, dopo la rottura della bolla nel 2000, per alcuni anni, fino a quanto i titoli azionari non raggiungono i valori reali. Ciò significa, come sappiamo dall’Orso, che i prezzi devono scendere ancora del 35-75 percento rispetto al livello di giugno 2003, a seconda del settore e dell’azienda.
Probabilmente questo sarà il risultato dell’attuale ciclo economico di 25 anni e probabilmente saremo colpiti da questo evento ineluttabile nel 2006 e 2007. Nel frattempo, con forte probabilità, siamo ancora tenuti a galla da estesi programmi di sovvenzioni, 70 anni di barriere istituzionali e vari sussidi di previdenza sociale. Questo potrebbe essere sufficiente per creare una “falsa” bolla proprio nel bel mezzo di una ripresa economica “senza lavoro”.

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