Status dell'ufologia
di Stefania Genovese

Ai primordi del terzo millennio, etichettare il fenomeno UFO, come mito, ed inserirlo nel complesso magma della problematica etnologica e ierofanica, è un paradigma deputato a reperirgli una spiegazione accomodante, e non ancora completamente esaustiva.
Ancora oggi gli studiosi di “ ufologia”, non solamente si adoperano nel tentativo di conseguire la necessaria comprensione al problema, ma si interrogano soprattutto su ciò che realisticamente possa essere accluso nel ricettacolo “UFO”.
Sono trascorsi più di cinquant’anni, da quando ufficialmente, inizio l’epica dei dischi volanti e la “nouvelle vague’dei loro presunti occupanti, gli alieni; le scienze continuano ad interrogarsi ed a sforzarsi di comprendere questa problematica, postulando un modello di completa razionalità, in grado di giustificare e rendere accettabili universalmente alcune acquisizioni raggiunte.
E` incontestabile che questo fenomeno soggiaccia a determinate e reiterate componenti simboliche che lo accostano ad una mitopoiesi universale, aventi profonde ramificazioni nel passato ed in continua e metamorfica espansione.
E` ineludibile la constatazione che molte estrinsecazioni del fenomeno siano facilmente deducibili ed esperibili dalle scienze fisiche, quali l’astronomia, chimica, meteorologia, e sono riconducibili alla totale imperizia e profanità di queste scienze da parte dei soggetti coinvolti nei conclamati avvistamenti.
E` quanto mai incontestabile e necessario l’apporto sociologico e psicologico nella disamina dei casi in cui il testimone e l’approccio mass-mediatico fungono da coibenti alla fenomenologia ufologica.
E` innegabile che all’interno del fenomeno UFO esista una dimensione pseudo-religiosa che avvicina lo stesso a molti culti millenaristici ed alle ammalianti e consolatorie profferte della “New Age”.
La tecnologia ha rimosso il fanatismo e tutte le superstizioni offrendosi come paladina invitta della razionalità e della evoluzione positiva, ma non è riuscita altresì a colmare quel vuoto interiore che comprova nell’essere umano, la permanenza di una involuzione dei suoi stati psichici: questo ‘vacuum’ interiore, negato e represso, riemerge preponderatamente, e potrebbe essere uno dei meccanismi che generano la credenza negli alieni e negli UFO.
Ed in tutta questa curiosa e confusa miscellanea di supposizioni, illazioni, ed analisi incontrovertibili, gli UFO ci appaiono assai meno alienanti ed incomprensibili grazie alle ricerche di quegli studiosi, che, ancor oggi sfidando lo scetticismo ad oltranza e la presuntuosa sconfessione da parte di alcune accademie scientifiche, si cimentano razionalmente con tutte le componenti più famose e controverse del fenomeno UFO: i casi inspiegabili, quelli palesemente falsi, i rapimenti alieni, i ‘Crop Circles’, Roswell, Hessdalen sono per citarne i più famosi ed esplicativi.
L’ufologia ancor oggi si presenta come una apparentemente inestricabile e complessa “discesa nel Maelstrom”: tuttavia le recenti revisioni metodologiche e metastoriche, supportate da nuove documentazioni, iniziano a garantirne una dignità ed un valore che fin’ora, a causa di commistioni irrazionali e paradossali, non le erano mai state attribuite.
Inoltre trascurare che la mente umana possa sviluppare nessi logici fino ad un determinato punto, raggiunto il quale la prova deve cedere il passo all’evidenza, è un coefficiente ineludibile: lì occorre compiere il ‘salto’ oppure ritirarsi…Dunque, sia l’approccio scientifico, che quello mitico, possono riunirsi in forma sinottica, se la mente ne ha la facoltà: in questo caso il ‘salto’ compiuto è quello che si ricongiunge all’origine dello stesso fenomeno UFO.
E dalla coincidenza prospettica degli opposti , scaturisce stereoscopicamente una nuova dimensione che, non solo rende convergenti le differenti metodologie, ma le avvicina eziologicamente, elevando qualitativamente la dignità della ricerca stessa.

 
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