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Il nonno di Bush decorato dai nazionalsocialisti
Maurizio Blondet - 17/01/2006 – www.effedieffe.com

Nel 1937 Adolf Hitler istituì l’ordine dell’Aquila Tedesca per decorare gli «stranieri meritevoli». Uno degli americani decorati fu il nonno dell’attuale presidente USA: il senatore Prescott Sh. Bush.
La motivazione: avere fortemente finanziato, con la sua banca, il NDSAP, il partito nazionalsocialista.
Il certificato di conferimento dell’onorificenza è firmato da Hitler e dal suo segretario di Stato Otto Meissner, e datato 7 marzo 1938.
Il tutto è conservato negli archivi del Dipartimento della Giustizia USA, insieme a un’ingiunzione delle autorità americane a nonno Bush, datata 1942, a cedere le azioni di una banca legata al Terzo Reich.
E’ una storia istruttiva.
Nato nel 1895 e scomparso nel 1972, Prescott Bush è stato membro della Skull and Bones, la società segreta di Yale, necessario trampolino per l’accesso ai «salotti buoni» e occulti dell’America che conta.
L’ascesa di Prescott Bush in questi ambienti avviene di colpo nel 1926, quando sposa Dorothy, figlia del banchiere George Herbert Walzer.
Il suocero lo introduce nella finanziaria («banca privata e d’investimento») W.A. Harriman & Co., della nota famiglia Harriman: e non dalla porta di servizio.
Prescott Bush è assunto fin dal primo giorno come vice-presidente.

La ditta cambiò presto nome in Brown Brothers Harriman, e crebbe fino a diventare la prima banca d’affari del pianeta.
Nonno Prescott crebbe con lei, fino a dirigere e guidare come azionista principale una consociata, la Union Banking Corporation (UBC).
Averell Harriman in persona (1) aveva fondato la UBC nel 1924 come per stringere un’alleanza d’affari con i Thyssen, la famiglia di industriali tedeschi dell’acciaio che finanziava Hitler fin dagli anni ‘20.
Una banca olandese dei Thyssen, la Bank voor Handel en Scheepvaart, usò la UBC come prestanome per varie attività e imprese che controllava in USA, ma in cui non voleva apparire; c’è il fondato sospetto che questi affari fossero condotti a nome di, e a vantaggio di, alcuni dei più alti gerarchi, Goebbels, Goering e Himmler.
Nell’alleanza di affari, gli Harriman e Prescott Bush (che era direttore esecutivo della UBC) ebbero strette e cordiali relazioni anche con Friedrich Flick, un altro magnate tedesco dell’acciaio che sarebbe stato poi condannato a Norimberga.
Le varie ditte che facevano capo ad Harriman, a Bush e ai Thyssen condividevano un unico lussuoso ufficio a Broadway, New York.

Gli affari col Terzo Reich proseguirono quasi per un anno dopo che gli USA erano scesi in guerra contro la Germania.
E non furono Bush e Harriman a mettere fine al business, ma lo Stato americano.
Il 31 luglio 1941 il Washington Post pubblicava un articolo dal titolo: «Hitler’s Angel has $ 3 million in US Bank».
L’angelo di Hitler era Fritz Thyssen, e la banca in questione era la UBC.
M
a il giornale non faceva i nomi di Bush e Harriman: intoccabili come sempre.
In seguito all’articolo, Harriman e Bush si affrettarono a nascondere i loro affari coi nazionalsocialisti in un insieme di scatole finanziarie, in modo da celarne la reale proprietà.
Solo il 20 ottobre 1942 il Congresso, in base al «Trading with the Enemy Act», sequestrò gli attivi della Union Banking Corporation, che furono poi liquidati: gli atti relativi descrivevano Bush e Harriman come «nominees», ossia prestanome del vero azionista di maggioranza, Thyssen. L’ordine di sequestro numero 248, firmato dall’«alien property custodian» Leo T. Crowley
è ancora negli archivi federali.
La decorazione nazista di nonno Bush era dunque ben meritata.
Tuttavia era solo una decorazione di terza classe.

Un altro americano ricevette l’Aquila Tedesca di prima classe (una stella da appuntare sul petto): Thomas Watson.
Chi era costui?
Thomas Watson (1874-1952) è il fondatore della International Business Machines, ossia della IBM. Allora, i computer erano di là da venire.
Ma Watson, nel 1937, fornì ai nazionalsocialisti un enorme sistema di macchine contabili IBM a scheda perforata che servirono ai censimenti, alla contabilità e ad altre operazioni del regime, fra cui la schedatura di ebrei, comunisti e sospetti avversari interni da parte della Gestapo.
Attraverso la sua sussidiaria tedesca Dehomag, la IBM continuò a fornire i suoi servizi ai tedeschi fino al 1945, riuscendo a far arrivare le parti di ricambio dei macchinari attraverso la Svizzera. Dopo la guerra, Watson si giustificò con questo argomento: le leggi nazionalsocialiste non gli avevano consentito di esportare i profitti guadagnati dalla Dehomag-IBM tedesca, se non
a prezzo di «tassazioni confiscatorie».
I profitti dovevano essere spesi in Germania; sicchè Watson «non aveva avuto altra scelta» che reinvestire tutto nella Dehomag e farla sempre più grande e prospera.
Il Congresso capì.

Il terzo americano decorato dai nazisti è il più celebre: Charles A. Lindbergh.
Il primo a trasvolare l’Atlantico nel 1927.
Dopo il rapimento del figlioletto da parte di gangster in USA (il bimbo fu ucciso), Lindbergh si stabilì in Europa, di cui era innamorato.
In Francia collaborò agli esperimenti di Alexis Carrel, Nobel per la medicina e grande medico. L’uno e l’altro finirono per simpatizzare con le dittature di destra europee.
Le circostanze della sua decorazione vanno sottolineate: fu l’ambasciatore americano in Germania, Hugh Wilson, a invitare il celebre Lindbergh a una cena ufficiale, a cui aveva invitato anche Hermann Goering e Willy Messerschmitt.
In quell’occasione, Goering gli consegnò la medaglia Aquila Tedesca per i suoi meriti di aviatore.
Questa volta, la decorazione provocò un grido di scandalo nella stampa americana: Lindberg fu bollato di filo-nazista, e gli fu richiesto pubblicamente di riconsegnarla ai tedeschi.
Rifiutò dicendo che sarebbe stato «un insulto gratuito» alla Germania.
Fu subissato di critiche.
Appena la guerra scoppiò, Lindbergh tornò - vero patriota -  negli Stati Uniti.
Nessun giornale americano ha mai rimproverato a Watson dell’IBM, né a Prescott Bush, le decorazioni naziste.
Erano intoccabili del salotto buono.
Lindbergh no.

Maurizio Blondet

Note
1) Averell Harriman sarà più tardi consigliere ascoltatissimo di Roosevelt e grande finanziatore di Stalin nello sforzo bellico contro i nazionalsocialisti. Nel giugno 1944, Stalin ammetterà ad Harriman, allora nominata ambasciatore in URSS: «i due terzi delle nostre industrie di base sono dovuti al vostro aiuto e alla vostra assistenza tecnica». Nei «salotti buoni» di cui Harriman era esponente, non si fa differenza tra destra e sinistra, comunismo e nazionalsocialismo: li si usa e li si sfrutta. E’ accaduto anche oggi: Saddam Hussein è stato a lungo sostenuto da quei salotti che poi lo hanno distrutto

 
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