Prima vende i reattori e poi accusa di creare armi di distruzione di massa!

Le due facce di Donald Rumsfeld
Rundeep Ramesh - 9 maggio 2003 "The Guardian" 
per la traduzione di ringrazia Bruno Stella

2000: direttore di una compagnia che vince un contratto da 200 milioni di  dollari per vendere reattori nucleari alla Corea del Nord.
2002: dichiara la Corea del Nord uno stato terrorista, parte dell’asse del diavolo e obiettivo di un cambio di regime.

Donald Rumsfeld, il segretario alla difesa americano, faceva parte dell’organico di una società che tre anni fa vendette due reattori nucleari ad acqua leggera (*) alla Corea del Nord – paese che adesso viene da lui indicato come parte dell’ “asse del diavolo” e che è stato indicato come obiettivo di un cambio di regime da parte di Washington a causa dei sui impegni nel costruire armi nucleari.
Il Sig. Rumsfeld era direttore non-esecutivo della ABB, un gigante dell’ingegneria europea di base a Zurigo, al momento della vincita del contratto di 200 milioni di dollari (£ 125m) per fornire il progetto e i componenti chiave per i reattori. L’attuale segretario alla difesa occupò la suddetta posizione dal 1991 al 2001, guadagnando 190.000 dollari l’anno. Diede le dimissioni per unirsi all’amministrazione Bush.
L’affare del reattore faceva parte della politica del Presidente Bill Clinton di persuadere il regime nord coreano ad avvicinarsi all’Occidente.
Il commercio di tecnologia nucleare era un contratto dagli scopi lungimiranti. L’allora capo esecutivo della ABB, Goran Lindahl, visitò la Corea del Nord nel Novembre 1999 per annunciare “l’accordo di cooperazione a lungo termine e ad ampio spettro” della ABB col governo comunista.
La società aprì persino un ufficio nella capitale del paese, Pyongyang, e l’affare fu firmato un anno dopo nel 2000. Nonostante ciò, l’ufficio del Sig. Rumsfeld dichiarò che la segreteria della difesa “non ricordava alcuna sottoscrizione esposta al Consiglio in nessun periodo”.
In una dichiarazione alla rivista americana Newsweek, la sua cronista Victoria Clarke dichiarò che “non vi era unanimità in ciò”. Un cronista di ABB riferì al Guardian ieri che “i membri del consiglio erano informati riguardo al progetto che avrebbe spedito forniture e sistemi per reattori ad acqua leggera”.
Solo alcuni mesi dopo il Sig. Rumsfeld prese servizio, il Presidente George Bush chiuse la politica di intesa e negoziazione portata avanti da Clinton dicendo che egli non si fidava della Corea del Sud e tagliò con i rapporti diplomatici. Pyongyang ammonì che avrebbe risposto a ciò con la costruzione di missili nucleari. Venne allora annunciata una riconsiderazione della politica americana mentre le tappe per ricostruire la fiducia bilaterale, alla base della politica deterrente di Clinton, vennero bloccate.
Nel Gennaio 2002, l’amministrazione Bush mise la Corea del Nord nel “asse del demonio” a fianco di Iraq e Iran. Se vi era alcun dubbio su quali fossero i sentori della Casa Bianca nei confronti della Corea del Nord, questo fu dissipato dal Sig. Bush, il quale riferì l’anno scorso al Washington Post : “Io detesto [il leader nord coreano] Kim Jong-il.”
Il successo delle campagne in Afghanistan e Iraq hanno elevato lo condizione sociale del Sig. Rumsfeld a Washington. Due anni dopo aver lasciato la ABB, Rumsfeld considera adesso la Corea del Nord un “regime terrorista, barcollante sull’orlo del collasso”,li per li nel diventare un grande produttore di armi nucleari. Durante un incontro diplomatico nel periodo natalizio egli mise in guardia che gli Stati Uniti potevano combattere due guerre in una – un’allusione al prossimo conflitto con l’Iraq. Dopo che Baghdad cadde, Rumsfeld disse che Pyongyang avrebbe avuto la “lezione appropriata”.
I critici del linguaggio bellicoso dell’amministrazione della Corea del Nord dicono che il problema non era che Rumsfeld supportasse la diplomazia ispirata da Clinton e l’affare dell’ABB, ma che egli non “alzò mai la voce contro essa”. “Chiunque può trarre le conclusioni che l’economia e gli interessi personali surclassino a priori il concetto di non-proliferazione” dice Steve LaMontagne, un analista del centro per il controllo delle armi e della non-proliferazione a Washington.
Molti membri dell’amministrazione Bush sono conosciuti come oppositori dei piani di Clinton, dicendo che il materiale nucleare adatto alle armi potrebbe essere ricavato dal prodotto dei reattori ad acqua leggera che vendette la ABB. Il deputato di Rumsfeld, Paul Wolfowitz, e il diplomatico numero due del Dipartimento di Stato Richard Armitage, si opposero entrambi alla vendita come fece anche il candidato Repubblicano alla presidenza Bob Dole, la cui campagna fu perseguita da Mr. Rumsfeld dove egli figurava come consigliere alla difesa.
Un anonimo direttore della ABB riferì alla rivista Fortune che il Sig. Rumsfeld era coinvolto in stratagemmi atti convincere i suoi amichetti “avvoltoi” per mandato della ABB.
Il “pacchetto Clinton” era visto come mezzo per placare le tensioni nella penisola coreana per mezzo dell’offerta di forniture di petrolio e nuovi reattori nucleari ad acqua leggera in cambio dell’accesso degli ispettori agli impianti atomici di Pyongyang e dello smantellamento dei suoi impianti a reattori ad acqua pesante che producono armi al plutonio. I reattori ad acqua leggera sono conosciuti come “proliferazione-resistenti” ma, con le parole di un esperto, essi non sono a “prova di non-proliferazione”  (nel senso che non garantiscono che non sia possibile la costruzione di armi nucleari, ndt.)
I tipi di reattori trattati nell’affare dell’ABB producono plutonio che necessita di essere raffinato prima di poter essere di uso per armi. Un membro del Congresso nonché critico del regime nord coreano descrisse i reattori come “fabbriche per armi nucleari”.
La Crea del Nord espulse gli ispettori lo scorso anno e si ritirò dal trattato per la non-proliferazione nucleare a Gennaio, più o meno lo stesso periodo in cui l’amministrazione Bush concesse 3.5 milioni di dollari per far andar avanti il progetto dei reattori della ABB.
Si pensa che alla Corea del Nord sia stata fatta la proposta di abbandonare gli impianti nucleari e i programmi missilistici e di permettere agli ispettori del nucleare di entrare nel paese. Ma Pyongyang pretende che le garanzie di sicurezza e gli aiuti dagli USA arrivino per prima.
Il Sig. Bush adesso insiste che negozierà un nuovo accordo con Pyongyang solo dopo che il programma nucleare verrà abbandonato. Washington crede che l’offerta di incentivi ricompenserà  il “ricatto” di Pyongyang e incoraggerà altri stati “canaglia” a sviluppare armi di distruzione di massa.

(*ndt) Reattori ad acqua leggera o pesante .
I reattori moderati e refrigerati ad acqua naturale (non pesante), largamente diffusi negli Stati Uniti, richiedono come combustibile l'impiego di uranio arricchito, generalmente ossido di uranio al 3% di 235U. Sono riferiti come reattori ad acqua leggera (Light Water Reactor, LWR).


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