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Come far dare vitamina C endovena a un paziente in ospedale
Tratto dal libro “DOCTOR YOURSELF”, pagine 194-197. di Andrew W. Saul
Link alla pagina originale
Traduzione per www.disinformazione.it di Stefano Pravato

Checklist per la vitamina C endovena

1) Sapere ciò che si vuole.  E' immensamente più facile ottenere ciò che si vuole se lo si stabilisce in anticipo. I contratti prematrimoniali, l'acquisto di una nuova auto, il preventivo per i lavori sulla casa e le cure ospedaliere devono essere negoziati per tempo. Quando arriva il carro attrezzi è troppo tardi per disputare su chi guidava. Lo stesso per l'ambulanza o per un ricovero ospedaliero precipitoso. Dovete pianificarlo in anticipo. Ecco come.

2) Procuratevi una lettera. Si, una “lettera del dottore” ha ancora effetto. Fatevi rilasciare dal vostro medico generico, oggi stesso se possibile, una lettera che affermi che lui appoggia la vostra richiesta di una flebo di vitamina C endovena, 10 grammi ogni 12 ore, qualora voi (o un vostro caro) siate ricoverati in ospedale. Fatene copia e tenetela a portata di mano. Aggiornate ogni anno la lettera. Adesso avete il vostro lasciapassare. L'inizio è buono, ma non sufficiente.

3) Procuratevi altre lettere. Procuratevi una lettera analoga da ogni specialista che avete contattato, presso cui siete in cura, o che potrebbe curarvi nel prossimo futuro. Potrà sembrare complicato, ma non è più difficile da gestire della lista della spesa. Consideratelo in prospettiva: è altrettanto importante di un braccialetto medico di attenzione o del ricambio delle pile del pacemaker del nonno.

4) Telefonate. Telefonate a uno o più responsabili di ogni ospedale che si trovi nel raggio di 100 km da casa vostra. Scoprite quale si adegua maggiormente alle vostre necessità. Quando avete trovato qualcuno “di vivo” al telefono, prendete nota del nome e della qualifica, e fate seguire una lettera.  

5) Richiedete i vostri diritti per scritto. Nella vostra lettera, richiedete il permesso dell'ospedale per avere una flebo di vitamina C I.V., o intramuscolare, assieme a vitamina C orale, qualora voi o qualche membro della vostra famiglia debba ricorrere alle cure di quell'ospedale. DOVETE OTTENERLO NERO SU BIANCO. Non chiedete a voce “Lo voglio per iscritto”, perché questo non piace alle persone. Ma se voi gli SCRIVETE per posta normale, vi risponderanno indietro. Bingo.

Utile suggerimento: NON corrispondete via email; vi serve una firma autografa su carta intestata dell'ospedale. (E non chiedete espressamente neanche questo! Accadrà automaticamente se voi scriverete per primi.)

Vi potreste chiedere come procedere se vi rispondono “Non lo facciamo.” Conservate quella lettera.  Ne potrete tirar fuori un bel putiferio qualora si debba giocare duro davanti alla corte, e avete capito di che corte si tratta.

Le seguenti azioni sono comunque molto più probabili:

a) Semplicemente non vi risponderanno. OK, allora chiedetevi: Cosa fareste se la vostra banca non rispondesse alle vostre lettere? Affidereste la vostra vita a un ospedale che rifiuti anche solo di rispondere alla propria posta? Pianificate di andare in qualche altro posto. Se vivete in una zona rurale o in una piccola città potreste pensare di non avere ospedali tra cui scegliere. Forse non nelle prime 24 ore di una circostanza improvvisa. Ma le persone possono essere trasferite. I trasporti moderni servono proprio per quello. Gli ospedali famosi accolgono persone di ogni provenienza.  Quante persone conoscete che abitino talmente vicino allo Sloan-Ketterling, al Roswell, al Brigham o alla clinica Mayo da poterli raggiungere a piedi?  

b) La cosa più probabile è che un funzionario dell'ospedale vi mandi una lettera di circostanza, con una risposta così evasiva da risultare inutilizzabile. Ciò potrebbe voler dire che avete scritto alla persona sbagliata o non avete usato le parole giuste. Provate così: fate “scrivere” la lettera al vostro medico. Intestazione e firma del medico; testo vostro. Andate oltre; potete affidare a un professionista la bozza di quello che volete sia detto. E' esattamente quello che mi ha suggerito un avvocato quando cercai (e ci riuscii) di ottenere un'IV di vitamina C per mio padre in ospedale. La scrissi e la mandai via fax al legale; il suo ufficio la riscrisse sulla propria carta e la firmò. Si risparmia tempo.

Suggerimento utile: Assicuratevi nella vostra lettera (del vostro medico) di CHIEDERE UNA RISPOSTA esplicitamente.
Un altro suggerimento utile: quando possibile usate il FAX, farete prima. Fate comunque sempre seguire una copia della lettera tramite posta normale. E dopo, scrivete ancora a conferma che l'hanno ricevuto.

c) E' del tutto plausibile che vi richiedano ulteriori informazioni. Anche se potrebbe trattarsi di un vero interessamento, è più facile che sia un tentativo per guadagnare tempo. Se si pensa che Nerone suonava la cetra mentre Roma bruciava, si può intuire cosa possano fare dei medici burocrati. Per mettere termine alla melina dovete capire la natura della “bestia” con cui avete a che fare. La prima regola per addomesticare i leoni consiste nell'imparare a conoscerli. Pertanto:

6) Informazioni legali. Molti stati hanno legislazioni che permettono ad un medico di somministrare qualsiasi terapia naturale che venga richiesta dal paziente senza dover temere di perdere l'abilitazione professionale. Se il vostro stato ha leggi simili, vi risulterà più facile ottenere che un medico prescriva vitamina C IV.

7) Informazioni sulla gerarchia di potere. Trovate chi è che comanda.   
Ho ascoltato dottori dire che sarebbero stati felici di intraprendere una IV di megavitamina C ma l'ospedale non glielo permetteva. Poi, a domanda esplicita, ho sentito l'ospedale dire che loro permettevano vitamina C IntraVenose ma i dottori non le facevano. Per porre termine a una situazione di stallo, dovete sbrogliare la matassa e capire la posizione di ognuno.

Sul versante del dottore:
Quale medico (e non quale dottore) è responsabile? Potrebbe essere il medico di guardia; potrebbe essere il vostro medico generico; potrebbe essere il primario. Una cosa è certa: qualcuno ha il potere per fare la prescrizione. Andate dalla persona che può aiutarvi (o danneggiarvi) maggiormente e iniziate lì le vostre trattative. Se riuscite a persuadere il re, tutto il castello sarà vostro.

Sul versante dell'ospedale: 
Qual è l'amministratore che comanda? Parlate con le loro segretarie (in ogni caso sono queste le persone che realmente fanno girare le cose) e lo scoprirete. Potrebbe accadere che la persona più influente nel vostro caso sia il rappresentante in ospedale dei diritti del malato o il vice presidente del servizio clienti. Potrebbe anche trattarsi del direttore delle relazioni pubbliche. Chi lo sa? Senz'altro voi no, pertanto rimuovete il velo dell'anonimità e scovatelo.

Sul versante del paziente: 
Il paziente, se conscio, ha tutto il potere in quanto si sta parlando del suo corpo. Se un paziente insiste decisamente e abbastanza a lungo, può ottenere tutto o quasi. Poiché i pazienti possono stare male, e pertanto è facile che perdano la combattività, un familiare deve restare vicino e continuare a sollecitare al loro posto. Un'infermiera di grande esperienza mi ha confidato che non avrebbe mai lasciato un familiare in ospedale senza la guardia 24 ore su 24 di un amico o un familiare o qualcuno di equivalente. Si tratta di un buon consiglio da una signora che se ne intende.

Il coniuge è il familiare più potente tra quelli prossimi al paziente. Dopo di lui, i figli. Non è necessario avere le conoscenze di un avvocato per contare qualcosa, ma aiuterebbe. Se poi il paziente è incapace di parlare, muoversi o pensare, può diventare indispensabile. Non aspettate fino al momento in cui il paziente stesso sarà impossibilitato a pianificarlo. La vostra famiglia deve arrivare unita (per quanto difficile possa essere) e presentare un fronte unitario e pianificato al personale amministrativo e medico. Forse state pensando che stia esagerando, ma ho visto pazienti morire solo perché NESSUNO HA PRESO LE REDINI E MESSO LA VITAMINA C IN VENA. Ho visto IV di vitamina C impedite semplicemente perché il paziente era stato trasferito (o arrivava) dalle cure intensive. Pensateci su. Ho visto prescrizioni di vitamina C ignorate da un'infermiera o dal farmacista. Se pensavate che non fosse possibile, bene, ricredetevi. Purtroppo è così. Non esiste una maniera piacevole per dirlo. Governate la situazione o vi troverete a gestire un funerale prematuro.

8) Informazioni legali 2. Se potete permettervelo, consultatevi telefonicamente con il vostro legale. Ancora meglio, fatelo venire in ospedale. Se siete come il resto di noi, potete semplicemente bluffare minacciando di fare causa. Qui l'obiettivo è di salvare la vita del vostro caro, non di prendere un rimborso per una causa di mala sanità. Personalmente, penso che tali cause siano indice del più completo fallimento da parte della famiglia e della professione medica. Come l'assicurazione per le auto non previene gli incidenti ma risarcisce solo i costi, così un risarcimento per negligenza non farà tornare in vita un familiare deceduto. Il “controllo delle morti” è in qualche misura paragonabile al controllo delle nascite, in quanto dovete agire prima che l'evento abbia luogo. Ma se vogliamo estendere l'analogia ci accorgiamo di una triste verità: non esiste una “pillola del giorno dopo” per il rigor mortis, e non si può nemmeno abortire un funerale.

9. Informatevi sulla vitamina C IV. In questo caso non c'è nessuna alternativa alle letture sull'argomento. Potete cominciare con questi articoli:
http://www.doctoryourself.com/klennerpaper.html 
http://www.doctoryourself.com/vitaminc.html 
http://www.doctoryourself.com/titration.html 
http://www.doctoryourself.com/biblio_cathcart.html 
http://www.doctoryourself.com/naturedoc.html 
http://www.doctoryourself.com/hospitals.html 
Professionalmente parlando, non sono poi molto interessato alle vitamine. Ma sono estremamente interessato a salvare vite. Nel vostro caso, le letture che ho appena citato possono fare tutta la differenza.

10) Imparate ad accomodare una controversia e ad evitare lo scaricabarile. 
I medici e gli ospedali sono pronti a offrire ragioni piuttosto fittizie a supporto del loro diniego per la vostra richiesta di vitamina C IV. Ognuno di questi argomenti è composto di stupidaggini e si può confutare facilmente.

Obiezione: “Nella nostra farmacia non abbiamo vitamina C per infusione intravenosa”. 
Risposta: “Allora procuratevene. Chiedetela ad un altro ospedale; tramite corriere espresso, con l'elicottero. O preparatela voi stessi. Guardate: queste sono le istruzioni per prepararla, scritte da un medico di provata esperienza: http://www.doctoryourself.com/vitciv.html

Obiezione: “Finora non l'abbiamo mai fatto.” 
Risposta: “Allora si tratta di una meravigliosa opportunità per imparare. Finora non ho mai perso un (inserite qui il grado di parentela col vostro parente).”

Obiezione: “Il paziente è in condizioni troppo gravi.” 
Risposta: “E' proprio per questo che vogliamo la vitamina C IV.”

Obiezione: “Potremmo avere dei problemi se lo facciamo.” 
Risposta: “Se non lo farete, avrete sicuramente dei problemi legali.”

Obiezione: “Non c'è nessuna prova scientifica che sia sicuro, efficace, appropriato per questo caso, blah, blah, blah…” 
Risposta: “Legga questo.” (Questa breve frase la direte porgendo un pacco di studi medici reali scritti da medici che hanno usato con successo vitamina C IV. Utilizzate i riferimenti forniti sopra.) 

Obiezione: “Ma non abbiamo tempo per leggere tutti questi studi.” 
Risposta: “Non c'è problema. Li ho già letti io, e questo è il mio corpo (o quello di mio padre o di mia madre). Fate un'endovena di vitamina C. Cominciate con 10 grammi ogni 12 ore e non interrompete senza una mia autorizzazione scritta.”

Obiezione: “Questo ospedale opera sotto la nostra autorità, queste sono le nostre regole, e questa è la maniera in cui si fanno le cose.” 
Risposta: “Questa è mia madre. Se le rifiutate il trattamento richiesto dalla famiglia, vi faremo causa e vinceremo. Volete veramente arrivare a questo?”

Conflittuale? Certamente si. Ma ho visto troppe persone morire troppo presto. Il dott. Frederick Robert Klenner aveva ragione quando affermava che “Alcuni medici non faranno niente e guarderanno il loro paziente morire piuttosto che usare l'acido ascorbico(vitamina C) perché nelle loro menti limitate esso esiste solo come una vitamina."

Non fatelo accadere alla vostra famiglia.

Copyright 2005 and previous years by Andrew W. Saul. Reprinted with permission of the author. Dr. Saul is Assistant Editor of the Journal of Orthomolecular Medicine, and is the author of the books "Doctor Yourself: Natural Healing that Works" and "Fire Your Doctor! How to be Independently Healthy." His peer-reviewed natural healing website,
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Copyright 2005 e anni precedenti di Andrew W. Saul. Pubblicato col permesso dell'autore. Il dott. Saul è Assistant Editor del Journal of Orthomolecular Medicine, ed è l'autore dei libri "Doctor Yourself: Natural Healing that Works" e "Fire Your Doctor! How to be Independently Healthy." Il suo sito web di cure naturali, recensito da colleghi,
http://www.doctoryourself.com , riceve più di 40.000 visite al giorno.