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Pera e la xenofobia di Stato
Marcello Pamio – 25/08/2005

Stiamo vivendo un momento storico importante e delicatissimo: gli equilibri internazionali si sorreggono a fatica sopra una lama di rasoio. Da una parte abbiamo il terrorismo islamico che sconquassa l’occidente, dall’altra il terrorismo occidentale che sconquassa il medioriente. (per capire cos’è il terrorismo leggi l’articolo)
In una siffatta situazione invece di calmare gli animi, invece di proporre tolleranza, unione e fratellanza il Presidente del Senato Marcello Pera esce con affermazioni della migliore “propaganda” xenofoba nazista di Joseph Goebbels[1].
«In Europa – ha dichiarato Pera al recentissimo convegno di Comunione e liberazione - si diffonde l'idea relativistica che tutte le culture hanno la stessa dignità etica; si pratica il multiculturalismo come diritto di tutte le comunità, e non importa se genera apartheid, risentimenti e terroristi di seconda generazione».
Traduzione: il multiculturalismo «genera apartheid, risentimenti e terroristi di seconda generazione». Non male come uscita, vero?
Conseguenza: se la convivenza con culture diverse genera terrorismo e odio, potrebbe essere utile riaprire i lager (o adattare i Cpt) per tutte quelle culture aliene alla nostra!

«In Europa – continua il filosofo - la popolazione diminuisce, si apre la porta all'immigrazione incontrollata, e si diventa "meticci». Ora, se il termine “meticcio” lo avesse usato il Carroccio o qualcuno della congrega padanxenofoba, sarebbe stato anche accettabile, ma che esca dalla bocca della seconda carica dello Stato, nonché autore con papa Ratzinger del libro “Senza Radici”, è grave e imperdonabile!
Traduzione: siccome la popolazione europea sta calando, l’immigrazione extracomunitaria sta aumentando.
Soluzione: eugenetica! Per evitare i “meticci” non ci si deve sposare e tanto meno avere figli tra persone di culture differenti.

Capisco che cinquant’anni di politica da Banda Bassotti (i fantocci che si sono alternati al Parlamento, al Senato o al Quirinale) sono riusciti a disintegrare tutto quello che forse di buono ci poteva anche essere, ma che in un momento come questo, una carica pubblica inneggi alla superiorità della razza, qualsiasi essa sia, è tremendamente stupido e pericoloso. Tralasciamo il discorso sull’omosessualità, perché saremo costretti a ricordare le sparare del nuovo Papa (ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cioè l’ex Sant’Uffizio meglio conosciuto come Santa Inquisizione), che ha messo alla stessa stregua la masturbazione con lo stupro!
Non sappiamo se tra gli autori preferiti da Marcello Pera ci siano la Fallaci , Magdi Allam o Samuel Huntington. Tutti scrittori che continuano a ricordare non a caso lo scontro di civiltà: Islam contro Occidente. Male contro Bene.
E casualmente il presidente del Senato, dopo le recenti stragi di Sharm el Sheikh, aveva detto che «è uno scontro di civiltà», e che era «stata dichiarata una guerra all'Occidente».

Identificare l’Islam con il terrorismo è un atto gravissimo!
Un atto che ha due possibili interpretazioni: la prima è che il morbo di Creutzfeldt-Jacob (chiamato comunemente “morbo della mucca pazza”) ha fatto il suo decorso e il cervello spugnoso è stato imbevuto dalla peggiore propaganda razzista contro le altre culture, considerate inferiori o pericolose per l’occidente (vedi l’anti-islamismo firmato Fallaci). La seconda, più grave della prima, implica la consapevolezza di quello che si sta dicendo e portando avanti: e identificare volutamente l’Islam al terrorismo significa far parte di un programma che fomenta volutamente lo scontro di civiltà o tra «gruppi appartenenti ad entità culturali diverse»[2] per usare le parole di Samuel Huntington. Il tutto per accendere la miccia di odio sia in medioriente che in occidente, secondo il motto romano: «Divide et impera».
Non so a quale categoria Marcello Pera appartenga (anche se un sospettino mi è venuto sentendolo definire Berlusconi
«uno dei più grandi statisti del nostro secolo»), ma indipendentemente dalla categoria la sua posizione di Presidente del Senato andrebbe rivista, magari in una posizione più consona al suo livello di coscienza. Penso che San Vittore o Regina Coeli possano andare benone…

[1] Joseph Goebbels, è stato Ministro per la Propaganda nel regime nazista
[2] Samuel Huntington: «Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale», Garzanti editore, 1997

 
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