Disfunzione erettile: l'Apomorfina è sicura?
a cura di Carlo Franzina (www.farmacologia.net)

Negli Usa la società produttrice dell’Uprima ha rinviato la commercializzazione del  farmaco , che è stato invece  autorizzato  per la vendita in Europa dall’EMEA. Che cosa ha indotto TAP Pharmaceuticals a rinunciare?

E’ stato recentemente introdotto sul mercato italiano l’Apomorfina per il trattamento della disfunzione erettile con il nome commerciale di Uprima.

A differenza del Sildenafil (Viagra), che ha un’azione periferica, l’Apomorfina agisce a livello centrale come agonista dopaminergico, soprattutto dei recettori D2, nell’area ipotalamica sede dei meccanismi dell’erezione.
L’Apomorfina somministrata per via sottolinguale agisce in un tempo inferiore ai 20 minuti. Il trattamento dovrebbe essere iniziato alla dose di 2 mg e poi aumentato se necessario a 3 mg.
Negli Usa il dossier NDA (New  Drug   Application) dell’Uprima nel trattamento della  disfunzione erettile è stato presentato all’FDA ( Food and Drug Administration) dalla Tap Pharmaceuticals il 1 luglio del 1999 per i dosaggi di 2 mg , 3 mg e 4 mg. Il dossier conteneva i dati ottenuti da 27 studi clinici che avevano coinvolto un totale di 3.035 uomini. Tap Pharmaceuticals è una joint venture tra l’americana Abbott Laboratories e la giapponese Takeda. In data 30 giugno 2000 Tap Pharmaceuticals ha sospeso la pratica di registrazione di Uprima.
"La sospensione , secondo la società farmaceutica, è dovuta ai nuovi dati provenenti dagli  studi in corso , che potrebbero meglio descrivere il profilo di sicurezza e di efficacia del farmaco. Inoltre si legge che Tap Pharmaceutilcals collaborerà strettamente con la Fda e valuterà se richiedere, in tempi successivi,  l’autorizzazione alla vendita del farmaco.” www.tap.com/news/2000/630.htm
La domanda che sorge spontanea è quali informazioni sono in possesso di Tap Pharmaceuticals riguardo alla sicurezza di  Uprima.
La decisione di Tap Pharmaceuticals  è ancora più oscura  se si tiene presente che l’11 aprile 2000 l’US Food and Drug Administration’s Urology SubCommittee of the Advisory Committee for Reproductive Health Drugs aveva raccomandato l’approvazione di Uprima per via sottolinguale.
Per comprendere il comportamento della Tap Pharmaceuticals  può risultare utile leggere la  lettera che l’Fda invia il 12 aprile 2000 al Senior Regulatory Products Manager di tap Pharmaceuticals. www.fda.gov/cder/warn/apr2000/dd041200.pdf Lettera della Fda a Tap Pharmaceutilcals
In questa lettera l’Fda protesta nei confronti di Teva Pharmaceutilcals per una campagna di marketing  riguardante l’Uprima ritenuta non corretta.
Il Committee inoltre raccomanda a Tap Pharmaceutilcas di inserire  nel foglietto  illustrativo la controindicazione all’impiego contemporaneo di Apomorfina e di alcool o di terapia a base di  nitrati. Si consigliava anche di evidenziare  con un “ boxed warning” la possibilità dell’Apomorfina di causare eventi vaso-vagali, alla base di sincope ed ipotensione.
La news di Cbs   del giugno 2000 forse fornisce la chiave di lettura della particolare  decisione presa da Tap Pharmaceuticals.
“ Uprima può causare gravi effetti indesiderati. Su 30 persone  una ha presentato un marcato  abbassamento della pressione,  un altro ha perso coscienza ed ha provocato un incidente stradale, un altro ancora è caduto riportando una frattura alla testa.”
A preoccupare Tap Pharmaceutilcals non è tanto l’alta incidenza di nausea, vertigini o cefalea dopo assunzione dell’Apomorfina, ma la perdita di coscienza  che può colpire alcuni pazienti e le gravi conseguenze che ne possono scaturire.
Contro l’autorizzazione alla vendita del  farmaco si è schierata  Public Citizen, una potente Associazione  pubblica non-profit statunitense.
In una lettera all’Fda  Public Citizen afferma che il dosaggio di 2 mg di Uprima sia poco efficace e la gente sia indotta ad aumentare il dosaggio fino a 4 o 5 o 6 mg.
A 4 mg gli effetti indesiderati aumentano in modo significativo.
La nausea ha un’incidenza del 20%, le vertigini del 14%, la sonnolenza dell’11%, il vomito dell’1-4%, l’ipotensione del 3-6% e la sincope dell’1-2%.
In studi clinici di fase II e III, ai dosaggi di 2-4 mg si sono avuti 34 casi di sincope ( 1,4%).
La gravità della sincope era tale che diversi uomini hanno richiesto l’infusione di fluidi, ossigeno ed ospedalizzazione. A 4 mg, continua Public Citizen, 1 uomo su 30 può  presentare sincope o ipotensione. 
www.citizen.org/publications/release.cfm?ID=6723 Lettera di Public Citizen 
Il 30 maggio 2001 Abbott Laboratories ha ottenuto l’autorizzazione dall’EMEA , l’Autorità europea di controllo sui  farmaci, a commercializzare l’Uprima in Europa nella disfunzione erettile.

Carlo Franzini www.farmaci.net 

 
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