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Si ringrazia www.monetalbum.splinder.com 

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 Il grande parassita
AFIMO, Abbacco FIlosofico della MOneta
http://digilander.libero.it/afimo/sinarchia01.htm 

Dal 1500 ad oggi le istituzioni sociali, economiche e politiche del mondo hanno subito un sovvertimento totale. Le tappe fondamentali di tale sovvertimento sono state: la rivoluzione protestante, la rivoluzione inglese, la rivoluzione americana, la rivoluzione francese, la rivoluzione russa, la 1ª e la 2ª guerra mondiale, e il patto di Yalta. 
Oggi "viviamo in una delle più decisive epoche della storia e nessuno se ne rende conto, nessuno lo comprende... La rivoluzione mondiale avanza inarrestabile verso i suoi ultimi risultati... Chi predica la sua fine o crede addirittura di averla sconfitta non l'ha compresa... La lotta si combatte anche nell'interiorità del singolo uomo, sebbene egli non lo sappia affatto. Per questo così pochi giungono a vedere chiaramente da quale parte essi veramente si trovano"; sono parole di Oswald Spengler(1), l'insigne studioso dei cicli storici. Esse esprimono esattamente la tragedia dell'uomo contemporaneo, convinto di essere libero, ed arbitro del proprio destino, senza avvedersi del grande parassita, che tende reti di sfruttamento e di dominio sull'umanità intera.

In verità, di questo parassita non si parla in alcun libro. Nessun giornale, nessuna radio, nessuna televisione lo menziona mai. La gente di ogni parte della terra, nella sua compatta generalità, ne ignora l'esistenza. Eppure esiste. E celato nell'ombra, occultamente trae la sua linfa vitale dal sudore, dalle fatiche, e dalle sofferenze dell'umanità intera.
Fuori di metafora, il grande parassita dell'umanità è il potere economico mondiale. Il potere economico mondiale è il padrone del Mondo.
"Autorizzato ad emettere moneta, e a controllare il sistema monetario di un paese, non mi preoccupo di certo di chi fa le leggi!", era solito affermare Mayer Amschel Rothschild, iniziatore nel XVIII secolo della maggiore dinastia di banchieri mai apparsa fra gli uomini.
Sulla medesima falsariga concettuale si esprimeva William Paterson, fondatore nel 1694 della Banca d'Inghilterra: " La Banca guadagna grazie agli interessi maturati su denaro creato dal nulla".

Ecco, queste due frasi, accuratamente omesse dalle pagine di tutti i libri "ufficiali" di storia oggi esistenti, sono già in grado, pure nella loro estrema concisione e stringatezza, di dare bene il senso della trama d'inganni, nella quale il grande parassita avviluppa il mondo intero, grazie ad un abilissimo e paziente lavoro di sovvertimento del modo di pensare e di vivere degli esseri umani(2), giornalmente condotto innanzi negli ultimi cinque secoli con un coerente processo rivoluzionario, iniziatosi con la pubblicazione delle 95 tesi di Lutero e giunto alla sua fase più avanzata e significativa con la "spartizione del mondo" orchestrata da Roosevelt e da Stalin.
Occorre a questo punto precisare, per una esigenza di chiarezza propedeutica nell'esposizione, che il potere economico mondiale non è un soggetto indeterminabile e quindi generico. È reale e concreto.

Il potere economico mondiale è costituito dai manipolatori di capitali, ossia dai grandi speculatori internazionali, i quali formano tutti insieme l'usurocrazia mondiale, vale a dire la tirannia dell'usura su tutti i popoli del mondo.
Il potere economico mondiale agisce prevalentemente per mezzo delle società anonime di capitali.
Queste ultime sono strumenti per dare vita alle banche ed alle multinazionali di produzione e di commercio, che sono le strutture operative nelle quali si sostanzia l'impero mondiale del capitale.
È attraverso di esse, infatti, che il potere economico mondiale si procaccia parassitariamente le ricchezze, sfruttando il lavoro e l'ingegnosità altrui.

Nell'opinione pubblica è generalizzato l'equivoco che le strutture anzidette operino soltanto in quella parte del mondo oggi organizzata secondo gli schemi economico-politico-sociali del liberalcapitalismo.
Ciò non è assolutamente vero. Le medesime strutture di dominio sono compiutamente operanti anche nella restante parte del mondo, ossia in quella attualmente di pertinenza del socialcomunismo.
Il libro intitolato "Vodka-Cola", di Charles Levinson
(3), è una buona fonte d'informazioni al riguardo. In particolare, esso documenta: 

a) che le principali banche dell'area liberalcapitalista, prime fra tutte quelle targate Morgan(4) e Rockefeller, hanno proprie filiali nei paesi socialcomunisti, e che le banche dell'area socialcomunista hanno anch'esse filiali proprie nei paesi liberalcapitalisti;

b) che i governi del sistema socialcomunista affittano i loro lavoratori, a basso salario e senza diritto di sciopero, alle multinazionali del sistema liberalcapitalista;

c) che l'economia liberalcapitalista sorregge quella socialcomunista con un flusso continuo di credito agevolato.

Un dossier pubblicato dal periodico OP Nuovo nel maggio 1982 ha reso noto inoltre che la Gosbank , cioè la banca centrale sovietica, è una società per azioni, con partecipazione di capitali privati stranieri. Luigi d'Amato, docente universitario e giornalista, scriveva sul "Giornale d'Italia" del 21 giugno 1982: "La storia del grande capitale finanziario è quella di un potere demoniaco; essa gronda sangue". Questa frase lapidaria condensa molto bene i tre millenni di storia che è necessario prendere in considerazione, qualora si voglia avere una visione chiara, inclusiva di ogni nesso causale, circa l'origine e l'evoluzione del sistema di potere dei manipolatori di capitali. Insegna infatti Giacinto Auriti(5) che la radice originaria del lunghissimo processo storico, che in epoca moderna ha condotto all'avvento tra i popoli dell'usurocrazia mondiale, è situata appunto tre millenni addietro nel tempo; per l'esattezza, al 1250 a .C., momento presunto dell'esodo degli ebrei dall'Egitto.

Note
(1) O. Spengier, "Anni decisivi", Edizioni del Borghese, Milano 1973.
(2) A. Bonatesta, "Il sovvertimento intellettuale come premessa delle rivoluzioni politiche del mondo moderno", in "L'uomo libero" n°9 del gennaio 1982, Milano.
(3) C. Levinson, "Vodka-Cola", Ed. Vallecchi, Firenze 1978.
(4) MORGAN GUARANTY TRUST, è il nome della famosa banca dell'oppio: agli inizi del diciottesimo secolo, i Morgan divennero i principali banchieri per tutte le famiglie di mercanti di Boston, e con la mediazione della First National Bank of Boston, si impadronirono di una discreta fetta del traffico dell'oppio con l'Estremo Oriente, coprendo l'operazione col mettere a disposizione la maggior parte dei fondi per l'università di Harvard. Ma le loro operazioni in Estremo Oriente servivano agli inglesi come canale ufficiale per i traffici d'oppio. Le famiglie dell'oppio del secolo scorso sono infatti le stesse che siedono nei consigli di amministrazione delle grandi centrali finanziarie di oggi. "La polizia ed il governo federale americani dovrebbero investigare attentamente sul caso dei Morgan per la stretta associazione esistente tra la banca Morgan Guaranty Trust e quella che è stata identificata come la direzione delle banche inglesi coinvolte nel traffico della droga" (Kalimtgis - Goldman - Seunberg, "Droga S.p.A. La guerra dell'oppio", Ed. Logos, Roma, 1980). Polizia e governo italiani dovrebbero anch'essi allora investigare attentamente sull'attività di Ciampi in merito ai suoi rapporti con la Morgan Guaranty Trust: "Gazzetta Ufficiale n. 284 del 04 -12-1998: [...] Art. 4: Alla Morgan Guaranty Trust Company of New York, in qualita' di Fiscal Agent, cosi' come previsto dagli accordi, in premessa menzionati, e' affidata l'esecuzione delle operazioni relative all'annullamento dei certificati rappresentativi dei titoli spettanti agli aventi diritto, di cui all'art. 4 del citato decreto del 10 aprile 1995. Di dette operazioni il Fiscal Agent dara' comunicazione al Tesoro, entro e non oltre la prevista data di rimborso, e provvedera' alla restituzione dei predetti titoli e cedole, debitamente annullati. Il presente decreto sara' trasmesso all'ufficio centrale di ragioneria per i servizi del debito pubblico e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 25 novembre 1998. Il Ministro: Ciampi" (cfr. http://gazzette.comune.jesi.an.it/284/8.htm).
(5) G. Auriti, "L 'ordinamento internazionale del sistema monetario, Ed. Solfanelli, Chieti, 1981.

 
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