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E’ il momento della pace tra israeliani e palestinesi? Ma davvero?
Fausto Carotenuto  - 25/11/2005

La nomina di Amir Peretz a segretario del Partito Laburista israeliano e le dimissioni di Sharon da Primo Ministro e dal Partito Likud sono le notizie di maggiore rilievo del quadro israeliano delle ultime settimane. C’è chi dice che si tratta di un terremoto politico dai vasti effetti…. I giornali locali parlano di un vero e proprio big bang che rimescolerebbe le carte in favore di una decisa spinta alla fine del conflitto con i palestinesi: si corre finalmente verso la pace?
Speriamo… Ma sono anni che si corre verso la pace…
E allora perché non si è fatta la pace finora?
Purtroppo la pace non si è fatta perché chi voleva e manovrava la guerra ha continuato a volerla… E chi ha voluto tenere in vita questa guerra è al di sopra delle parti in conflitto, ad un livello di potere e di manipolazione superiore…

In tutti i popoli ci sono enormi potenzialità positive e grandi qualità. E questo vale certamente anche per il popolo ebraico e per gli arabi. Per millenni non ci sono stati problemi di convivenza tra loro. Ma un giorno alcune forze oscure hanno deciso di scatenare gli uni contro gli altri quei settori minoritari e oscuri che sono presenti in ogni popolo. E che dipendono in vari modi dai più elevati poteri neri. Quei settori minoritari e di potere hanno coinvolto le loro popolazioni in una vicenda storica forzata, artificiosa. E’ così - in estrema sintesi - che dalla prima metà del secolo scorso è cominciato il conflitto arabo-ebraico.
La solita creazione di un vortice di odio, di violenza e di paura. Con i popoli confusi e trascinati in un percorso di dolore, di morte e di contrapposizione.[1]  Invece di essere lasciati liberi di sviluppare le proprie migliori qualità, a beneficio loro e del resto dell’umanità.

Chi era dietro all’Olocausto, ma anche all’imperialismo occidentale nel Medio Oriente, è uscito comunque intatto e rafforzato dalla Seconda Guerra Mondiale, ed ha continuato a fare in modo che il popolo ebraico fosse al centro di un vortice indefinito di violenza… Ha premuto e condizionato entrambi i fronti per decine di anni…
Nella competizione tra piramidi imperiali, comunque dipendenti dalle stesse forze oscure, qualcuno ha fatto in modo che le risorse e le energie dell’ebraismo internazionale finissero per decenni consumate da un vortice costosissimo e defatigante, invece di essere impiegate come in precedenza  come fattore della scena internazionale… nella più vasta lotta tra piramidi di potere. E le vecchie piramidi in competizione sulla scena mondiale, come quella romana - ma anche altre - hanno favorito questo sviluppo, che indeboliva per decenni un tradizionale concorrente, tenendolo “bloccato in un angolo”. Hanno favorito la continuazione del conflitto. Hanno sottilmente affossato ogni tentativo di pacificazione, ora premendo su un fronte, ora sull’altro.

Tuttora una serie di meschini cattivi maestri, al soldo o al traino delle piramidi concorrenti, continua ad attribuire la colpa di tutto agli ebrei. Alle loro inconfessabili manovre di potere. Tutto il male possibile, dall’11 settembre al conflitto occidente-islam, alla seconda guerra mondiale… Persino il nazismo ed il fascismo. Per non parlare del controllo oscuro su tutta l’economia e la finanza mondiali. 
Il fatto è che, quando si tratta di creare vortici oscuri, tutti i dipendenti dei poteri neri vengono messi  in moto insieme: quei gruppi minoritari segreti che sono ovunque, in tutti gli ambienti di potere reale, e quindi anche in certi circoli ebrei, cristiani, islamici, massoni, comunisti, ecc…  E quindi è vero che in ognuna delle grandi sconcezze del mondo ci sono minoranze di ebrei, cristiani, islamici, massoni, comunisti, ecc..
Ma qui bisogna stare attenti a non farsi manipolare, perché ognuno dei vari gruppi tende a trascinare nel fango le stragrandi maggioranze di ebrei, cristiani, islamici, massoni, comunisti ecc., che non c’entrano nulla!

Ognuna delle appendici oscure nei vari settori - minoritaria ma estremamente influente nel proprio ambito - quando viene lanciata a combattere contro i propri competitori-colleghi di malefatte negli altri settori, tira fuori ed accentua il ruolo di questi ultimi nelle peggiori vicende, e nasconde il proprio.  E così cerca di coinvolgere – e spesso ci riesce – intere correnti di opinione pubblica contro il proprio “concorrente”. Si è già visto tante volte. Il nazismo ed il fascismo ne sono un caso eclatante.
Queste cose non sono lontane da noi. Proprio qui, in Italia… ai nostri giorni, c’è persino chi si trucca da “no-global”, da segugio scopritore di misteri, da “autentico” cristiano, per svolgere questo ruolo infame e antiumano di sollecitatore di odio razziale. Dall’altra parte, al servizio delle piramidi oscure anti-islamiche, e che coinvolgono alcuni gruppi ebraici deviati, c’è chi agisce anche nascondendosi – con evidente fatica – dietro l’organizzazione di strumentali fiaccolate dai fini apparentemente nobili… Ispirato da quanto di più oscuro si muove al momento sulla scena internazionale…

E’ ancora una volta il momento dei maestri di odio… In tutti i fronti… Non caschiamoci per l’ennesima volta. 
E’ ora cambiato qualcosa in questo quadro di fondo, almeno per quanto riguarda Israele e i palestinesi? Quel vortice nero del conflitto arabo-israeliano non serve più ai poteri oscuri?  Solo questo potrebbe essere il motivo che indurrebbe tutta una perversa catena di comando a smetterla di strumentalizzare giovani palestinesi e giovani israeliani fino al sacrificio, e di smetterla di manipolare i sentimenti e le vite di intere popolazioni.
Purtroppo non mi pare che sia così…

Sharon è sempre quel generale vittorioso che un giorno del 1982 ho incontrato in un campo palestinese del Libano meridionale appena conquistato. Era sorridente e baldanzoso, circondato da uno stato maggiore in festa che non vedeva intorno a sé il dolore e la disperazione delle donne e dei bambini privi di tutto… Quegli ufficiali arroganti mi sembrarono allora incredibilmente uguali alle immagini dei nazisti vittoriosi dei documentari e dei film. Una strana “nemesi” storica… Poi ho scoperto che quello che facevano derivava dagli stessi impulsi, dagli stessi lati oscuri interiori, abilmente manipolati dalle stesse forze oscure esterne, ben nascoste, ma sempre attivissime. Lui, Sharon - detto “Arik”- allora sosteneva quei gruppi di cristiano-maroniti che fecero i terribili massacri di Sabra e Chatila, e per anni con i suoi discorsi ha infiammato all’odio anti-arabo folle di israeliani… L’Intifada è cominciata per una sua provocazione alla spianata delle Moschee, il terzo luogo santo dell’Islam… Il suo ideale di “terra di Israele” – Eretz Israel – andava dai confini dell’Egitto al Tigri… Si è convertito ora all’Amore? Speriamo… E anche i capi palestinesi, chi sono?  Sono sempre quelli che decisero di uccidere tanti innocenti con il terrorismo, spinti da personaggi innominabili… Quelli che accettarono che la corruzione del potere e del denaro inquinasse e condizionasse la propria giusta causa.  Ed i governanti siriani, egiziani, libanesi, giordani, sauditi, ecc…chi sono? Fanno sempre parte di quelle famiglie alle quali i poteri oscuri hanno consegnato il potere e il denaro in cambio di obbedienza cieca…  Il loro essere feroci un anno e pacifisti l’altro ha a che fare solo con gli ordini ricevuti e con la necessità di sovraeccitare o di addormentare le proprie opinioni pubbliche. Il loro essere aguzzini torturatori privi di scrupoli con gli oppositori interni ed agnelli satolli e moderati nell’immagine internazionale non desta qualche sospetto? E chi sono veramente i capi oscuri che manipolano le formazioni estremiste jihadiste, che plagiano migliaia di giovani nell’odio e col mito del martirio? E gli altri attori… gli Stati Uniti, l’Europa, il Vaticano, la Russia? E’ sempre più chiaro che chi ne dirige la politica lo fa spesso seguendo ottiche trasversali che nulla hanno a che vedere con i popoli che rappresentano, e con i loro veri interessi.

Che speranze di pace abbiamo da questi uomini di potere, da questi poveretti schiavi delle proprie pulsioni? Completamente ciechi rispetto al vero Bene da ricercare nelle vita? Concentrati su una visione completamente distorta della realtà? Alla quale sacrificano tutto: il proprio popolo, la propria felicità vera, la propria dignità di esseri spirituali.
Poveretti loro… e poveretti noi quando, addormentati, ci facciamo condizionare da loro!
Smettiamola di dargli credito, non diamo più retta ad una sola delle parole che ci dicono…  Concentriamoci su quanto di buono possiamo fare noi per migliorare il tasso di luce/verità e calore/amore intorno a noi, in quello che noi facciamo, pensiamo, sentiamo e diciamo.
Sì, non saranno i politici e gli uomini di potere a fare la pace vera… Al massimo ne faranno una parziale o finta… Perché chi li manipola non vuole la pace: tutt’altro… Vuole allargare il fronte del conflitto… Ed ormai il conflitto in Palestina è troppo piccolo…

Purtroppo il notevole potenziale nucleare, le forze armate super-efficienti ed il fatto di essere in prima linea nel confronto occidente-islam – il grande conflitto mondiale già cominciato e programmato per i prossimi decenni – fanno comunque di Israele un Paese che difficilmente vivrà in pace. E’ una pedina troppo importante, potente, sensibile, ed iperreattiva. Anche se per un qualche calcolo chi ha creato lo Stato ebraico nel secolo scorso e poi lo ha tenuto in guerra per tanti anni decidesse ora di fargli fare la pace con i palestinesi, ci sarebbe sempre un Ahmadinejad – influenzato ed amplificato dagli stessi poteri – a provocarlo e a tenerlo in emergenza.[2]
Chissà, forse qualcuno manovra perché Israele si liberi ora da un conflitto tutto sommato troppo ridotto, come quello con i palestinesi, per farlo entrare a pieno titolo e con le mani libere in uno scontro ben più ampio, più forte, più generalizzato. Più capace di influenzare le interiorità di tutto il mondo. Ormai abbastanza indifferenti alle sorti dei palestinesi o degli israeliani.
Solo un vasto fronte pacifista internazionale e ispirato agli ideali dell’amore potrà contrastare il cinico uso manipolatorio del sangue e dell’odio degli arabi e degli israeliani. Un fronte che diffonda luce ed amore nelle coscienze occidentali e che stimoli le grandi ricchezze morali e spirituali presenti in questi due popoli ad uscire maggiormente allo scoperto. Per ora timidi segnali di qualche intellettuale nel mondo islamico… Movimenti di coscienza e di opinione pubblica più vasti ed importanti nel mondo ebraico ed in Israele, ma non ancora maggioritari. Speriamo che prendano piede, che si diffondano ancora di più, nonostante il gioco alla spirale dell’odio.

Anzi, speriamo che proprio per reazione all’odio e alla violenza sorga sempre più in entrambi i fronti un sentimento: “Non ce la faccio più a odiare, ad attaccare, ad aggredire… Basta! Voglio qualcosa di meglio! Ci deve essere qualcosa di meglio di questo vortice nero… Qualcosa che dia un senso a tutte queste sofferenze e le riscatti…”
Certo non sarà il benessere economico, o i falsi miti materiali della nostra cultura…
Diamogli una mano nella direzione giusta, quella della comprensione di chi si presenta come diverso da noi, dell’aiuto agli altri, della compassione, dell’amore…
Su queste basi i poteri oscuri non possono costruire nulla…

Note

[1] Il quadro di fondo dal quale emergono queste considerazioni è presente in parte negli articoli precedenti pubblicati nella rubrica sulla visione spirituale degli avvenimenti, e in particolare nel libro “Il Mistero della Situazione Internazionale”, dello stesso autore, in vendita presso questo sito. Per maggiori informazioni vedi il sito www.ilternario.it
[2] Chi ha voluto facilitare l’accesso alla tecnologia nucleare dei paesi islamici della regione, come Pakistan e Iran, ed in passato l’Iraq, lo ha fatto per contrapporsi all’unica potenza regionale atomica: Israele. E la tecnologia nucleare non è cosa così facile da acquisire e manovrare… Chi voleva utilizzare Israele come pedina ipersensibilizzata sul fronte del grande conflitto con l’Islam, ha messo i propri terminali islamici in condizione di acquisire tecnologia atomica. Non è poi un gioco così difficile… Il “divide et impera” è una vecchia tecnica… E la forma di potere che la adopera ora, è la stessa che l’ha sviluppata in più di duemila anni. (per un approfondimento sull’origine e le caratteristiche di questa vera e propria “egregora”, vedi il libro“Il Mistero della Situazione Internazionale”, citato in alla nota 1).

 
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