- Pagina denuncie

Corriamo il Palio, ma non qui, non così
Di Alice Avallone 

I fili della tradizione si intrecciano in un policromatico arazzo cittadino, ogni settembre. Asti ribolle cadenzata dal rullo dei tamburi, con le sue rivalità accese e le forti alleanze, con i suoi sbandieratori, i drappi ed il corteo, fino a salire, sempre di più, fino al via del Capitano. "Si corre il Palio, oggi ad Asti, si corre il Palio". Già. Il Palio. La folla è morbosamente eccitata, ed una fragorosa acclamazione accoglie le batteria. La curiosità, il fascino del rischio, il folclore, il senso di appartenenza al rione, fanno da supporto alla corsa. Ho sempre amato il Palio. Abito in Piazza Alfieri, ed ogni anno riesco a provare una sottile emozione, che mi rapisce e mi riporta indietro in quella storia che non si studia a scuola.
In tutti questi anni, ho assistito però anche a tremende cadute di fantini nella curva sotto casa mia, la Curva del Cavallone, la più pericolosa, e fino a quest'anno, sono rimasta con un dubbio. Vale veramente la pena portare avanti una tradizione simile? Oggi ho visto un massacro, non una corsa. I cavalli scossi, i fantini calpestati, l'incedente grave all'ennesimo cavallo. Ecco allora che la curiosità diventa angoscia, il fascino del rischio disgusto, il senso di appartenenza al borgo lascia posto alla tristezza prima, la rabbia e lo sdegno dopo. La folla non acclama più, abbandona la piazza, copre gli occhi ai bambini, lascia i costosi posti pur di non vedere un simile raccapricciante spettacolo.
Ma lo spettacolo, deve continuare, ed in campo scendono gli sbandieratori, quasi a dare un contentino alla folla. Ma non si può trascurare la violenza della corsa, gli azzoppamenti e le conseguenti uccisioni. Almeno per anno. Già, perché il prossimo anno saremo di nuovo tutti lì, indifferenti fingeremo con noi stessi che non sia successo nulla. Perché forse è così. Perché forse nessuno farà nulla.
Asti, e molte associazioni, mormorano da anni.
Piazza Alfieri non è idonea,
il battuto ed i cavalli impegnati ancora meno.
Lo spazio è troppo stretto, ma Asti non grida abbastanza.
 
Io oggi voglio gridare, per un anno intero. Raccolgo firme, anche via mail, pubblicate poi sulla pagina dedicata http://www.palioasti.has.it/ . Il mio indirizzo è alice.avallone@email.it, mi aspetto solo nome e cognome, indirizzo e un numero di documento valido. Raccoglierò i vostri contributi, e personalmente, entro il prossimo luglio, consegnerò quanto ricevuto nelle mani del Sindaco, e delle autorità competenti.
Alice Avallone

 
www.disinformazione.it