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Censura, epurazioni e il “Piano di Rinascita Democratica”
Marcello Pamio – 16 novembre 2004

Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità, è un atto rivoluzionario”. Così George Orwell - pseudonimo di Arthur Blair - scriveva nel suo attualissimo capolavoro di fantapolitica “1984”. Questo nel lontano 1948. E oggi, a distanza di oltre mezzo secolo come siamo messi? Nel terzo millennio appena iniziato, questa frase profetica si è completamente realizzata: nonostante il marasma mediatico che contraddistingue la nostra epoca, nonostante la libera informazione, la tivù via cavo, internet, ecc., non è possibile dire la verità, o almeno provarci, perché altrimenti cala immediatamente la scure della censura. Una scure abominevole e soprattutto inaccettabile che priva del diritto sacrosanto che ogni individuo ha - o che dovrebbe avere - e cioè la libertà di parola e pensiero.

Alla lista lunghissima di personaggi del giornalismo e dello spettacolo che sono stati censurati (Rossi, Fo, Rame, Fini, Grillo, Luttazzi, Porcaro, Travaglio, Guzzanti, Freccero, Biagi, Santoro, Funari, ecc.), si sono aggiunti i nomi del comico Paolo Hendel, dell’attrice Monica Guerritore e perfino della onorevole ex missina Mussolini. Ma non finisce qua, perché questa epurazione aziendale ha coinvolto anche il direttore del tg5 Enrico Mentana e il direttore del Gr Radio Rai Bruno Socillo (di Alleanza Nazionale!).
Enrico Mentana ha lanciato l’ultimo suo appello televisivo qualche giorno fa, alla fine del telegiornale che da tredici anni conduceva, avvertendo i telespettatori che sarebbe stato sostituito dall’illustre giornalista Carlo Rossella, rassicurando subito tutti che rimarrà dietro le quinte come direttore editoriale della Fininvest. Fiuff… possiamo tirare un sospiro di sollievo, perché Mentana dall’alto del suo nuovo e prestigioso incarico, farà da garante della libertà d’informazione del telegiornale principe di Mediaset!

Carlo Rossella, per coloro che hanno poca memoria, è quel direttore che ha permesso il taroccamento delle foto della pelata del suo editore di fiducia, nonché Presidente del Consiglio dei Ministri, nonché capo di tutte le reti private nazionali, Silvio Berlusconi, disegnandoci sopra una capigliatura normale. Questa “piaggeria”, come viene definita in gergo, potrà sembrare una sciocchezza, ma purtroppo non lo è, e infatti, il presidente dell’Ordine Franco Abruzzo aveva aperto una indagine disciplinare in merito. La piaggeria è bene precisarlo, non è un illecito disciplinare, ma è qualcosa di peggio dal punto di vista morale individuale. Ovviamente il Consiglio ha archiviato il caso - non poteva essere altrimenti - ma a noi rimane almeno il ricordo di un simile gesto. La domanda sorge spontanea: l’eminente giornalista, passato da una rivista patinata a un tiggì nazionale, manterrà gli stessi atteggiamenti di reverenza nei confronti del suo editore, oppure sarà, come dovrebbero essere i veri giornalisti, assolutamente superpartes?
Ma il punto non è questo: per capire cosa sta realmente accadendo, cioè, per comprendere cosa nascondono queste censure e queste epurazioni, mascherate da premi di produzione e/o passaggi di grado, è bene leggere o ri-leggere, il “Piano per la rinascita democratica” che la figlia del Gran Maestro Venerabile Licio Gelli, ha fatto trovare, molto gentilmente, nel fondo di una sua valigia.

Questo programma - che potrete richiedermi personalmente - dice molte cose interessanti, per esempio, spiega l’attuale riforma della scuola e della magistratura, i maggiori poteri del Premier, il presidenzialismo, spiega l’importanza della nascita di partiti di impronta rotariana (guarda caso come quello forzaitaliota), e riguardo alla situazione mediatica odierna è veramente molto preciso. Ecco cosa dice in merito.
# Acquisire settimanali di battaglia;
# Coordinare tutta la stampa provinciale e locale;
# Coordinare molte TV via cavo;
# Dissolvere la RAI-TV;
Tutti questi punti sono stati evasi, in particolar modo l’ultimo: la Rai infatti è allo sfascio completo, ma attenzione, non per incuria, ma perché era stabilito che la tivù di Stato doveva finire male per favorire qualche altra rete…
Per quanto riguarda la tivù via cavo, detta anche digitale, state tranquilli, perché arriverà molto presto nelle nostre abitazioni!
Visto che siamo in ballo, balliamo, leggendo qualche altro punto interessante.
# Eliminazione delle festività infrasettimanali e dei relativi ponti;
Se non erro qualcuno aveva lanciato questo strano appello in televisione qualche tempo fa, e se non sbaglio, questo qualcuno è il “grembiulino di arcore”.

# Concessione di forti sgravi fiscali ai capitali stranieri per agevolare il ritorno dei capitali dall'estero;
Questa legge era di fondamentale importanza per tutti coloro che avevano soldi, magari un po’ sporchi, all’estero.

# Modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio è eletto dalla Camera all'inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso le elezioni del successore;
Questo è l’esempio perfetto di come questi signori modifichino senza alcun ritegno e senza alcuna indignazione generale il baluardo ultimo della democrazia: la Costituzione italiana.

# Il divieto del pagamento di pensioni prima dei 60 anni;
Quest’ultimo punto si commenta da solo!

Ovviamente il “Piano di Rinascita Democratica” del GMV Licio Gelli è molto più completo e complesso: i pochi punti pubblicati in questo articolo, sono soltanto alcuni. Ma leggendo attentamente questo Programma, redatto quasi trent’anni fa, e confrontandolo con l’attuale programma del governo si potranno notare moltissime e stranissime coincidenze, almeno per coloro che credono ancora alle coincidenze…


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