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Perché non ci sono i soldi per la ricerca scientifica?
di Marco Saba – tratto da www.comedonchiosciotte.org

“Dire che uno Stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri”.
Ezra Pound

Per rispondere alla domanda posta dal titolo, occorre affrontare il problema da un punto di vista scientifico. La moneta moderna (fiat money) è emessa principalmente da tre entità: le banche ordinarie, che emettono moneta virtuale sotto forma di “credito”; la privata Banca d’Italia che emette cartamoneta e il ministero dell’economia che emette monetine metalliche. Questa emissione tripartita assegna ad ognuno dei tre partecipanti il relativo signoraggio (il signoraggio è rappresentato dalla differenza tra il costo di produzione del simbolo monetario ed il suo valore facciale). Al sistema bancario che emette moneta-credito tramite la creazione di falsi debiti, va circa il 98% del signoraggio PIÙ gli interessi sui falsi debiti. Alla Banca d’Italia va circa il 1,9% più gli interessi che prende sui titoli di stato emessi in “contropartita”, ed al Ministero dell’economia, circa lo 0,1%.
Le banche normali e la Banca d’Italia occultano il signoraggio falsificando sistematicamente i bilanci talché esso vi appare come un passivo mentre invece è un attivo (oltretutto evitando la possibilità che venga tassato). 
Prima della strage di Piazza Fontana, lo stato aveva provato ad emettere cartamoneta (le 500 lire cartacee) che aveva la denominazione “Biglietto di Stato a corso legale”. Ogni emissione portava nelle casse statali 150 miliardi di signoraggio.

Nessuno apparentemente si è chiesto come mai lo Stato non abbia stampato TUTTI i tagli di banconote in modo da ottenere il 100% del signoraggio (che oggi, sulle monete fisiche, vale circa 147 milioni di euro al giorno).
La scusa ufficiale è: la Banca d’Italia (che molti ancora credono sia realmente una banca e che sia “d’Italia”) sola può stabilire quanta moneta occorre immettere nel mercato. Ok, che lo stabilisca. Ma perché si deve tenere il signoraggio?
Perché lo Stato deve emettere titoli di debito per coprire IL VALORE NOMINALE di banconote che potrebbe stamparsi da solo, ammettendo anche che debba attenersi alle quantità stabilite dai prestigiatori della Banca Centrale?
E’ facile calcolare quanto signoraggio sia stato rubato ad ogni cittadino: debito pubblico DIVISO numero di abitanti PER 50 (con l’attuale riserva frazionaria al 2%) UGUALE 1,3 milioni di euro a testa. Quasi un premio NOBEL per ogni cittadino. Da notare che il premio Nobel per l’economia NON viene assegnato dalla fondazione Nobel, ma bensì dalla Banca centrale Svedese... guess why? E’ facile capire che, una volta caduto il muro di gomma della propaganda, qualche cittadino penserà bene di riappropriarsi della sua quota di signoraggio: non vorrei allora essere nei panni del Barone Rothschild, o dei De Benedetti, o dei Pecci o... 
In realtà, nello Stato esistono delle sacche di collusione con i privati proprietari della Banca centrale, che vivono di rendita a nostre spese, cosicché i cittadini debbono pagare questa tassa di signoraggio che una volta veniva pagata ai Re e alle loro corti. Questa collusione da parte di frange impazzite dello Stato si chiama: PECULATO.

Ecco, finalmente, una volta scoperto A CHI VANNO i soldi, dobbiamo chiederci a quale scopo vengono destinati. Principalmente: a sostenere il bidone vuoto del capitalismo italiano e a impedire a qualsiasi costo che la popolazione si renda conto che non ha mai avuto la sovranità economica o monetaria che spetta in una reale democrazia al popolo.
Come fece argutamente notare Bruno Pontecorvo, in Russia il 30% del bilancio statale andava a finire in Vodka. Bruno parlava di “bilancio ubriaco”. Anche nell’URSS infatti la banca centrale - la Gos Bank - aveva soci privati: uno famoso era il miliardario Armand Hammer. Nel quinto punto del manifesto comunista, si diceva invece che la proprietà della banca centrale doveva essere dello Stato, e non dei furbi gerarchi del Kremlino.
Ovviamente una parte di signoraggio viene riciclato tramite le privatizzazioni (cioè, prima ti rubano tutti TUOI soldi e poi si pappano le risorse dello Stato).
Sarebbe compito degli scienziati economisti e dei criminologi di segnalare questa sistematica predazione dei cittadini.

PERCHÉ E’ IMPORTANTE CHE QUESTO AVVENGA. Per la scienza, ovviamente. Per - tra le altre cose - sostenere la ricerca scientifica anziché la propaganda economica che ci nasconde come funziona la moneta.
Se si va sul sito del Centro Studi Monetari, che è ospitato dal sito della LUISS, e si mette la parola “signoraggio” nel motore di ricerca interno si trova solo una occorrenza, un vago accenno che fece Paolo Savona in merito ai cosiddetti “derivati”.
Faccio un appello: raccogliamo delle firme in calce ad una petizione per terminare definitivamente la truffa del signoraggio privato. Chi raccoglie la sfida?
Marco Saba, 29 marzo 2005

Nota: per una trattazione completa ho raccolto una bibliografia di oltre cento titoli, la maggior parte scaricabili gratuitamente da Internet: http://saba.fateback.com/bibliografia.htm

Un Chiarimento
Ho il sospetto che l'articolo che ci hai inviato andrebbe aggiornato riportando il signoraggio sulla cartamoneta alla Banca Centrale Europea e lasciando alla Banca d'Italia solo l'aggio sulle monete.
O forse capisco male?

Risposta:
L'aggio sulle monete spetta al Ministero delle finanze, dell'economia.
La BCE ritorna il signoraggio sulla cartamoneta alle banche centrali che ne fanno parte, in proporzione alla loro partecipazione nel "capitale" della stessa: ad esempio, Bankitalia riceve il 14,7% del signoraggio su tutte le banconote euro esistenti.
Siccome sono tutti ladri, accade che si derubino tra loro. Ad esempio, le banche centrali svedese, inglese e danese, che usano nei loro paesi la moneta locale di cui prendono il 100% del signoraggio, PARTECIPANO ANCHE del signoraggio sull'euro distribuito negli altri paesi.
Quindi paghiamo la tassa del signoraggio alla regina inglese ed ai reali di Svezia e Danimarca.
Per mantenere questo privilegio venne assassinata Anna Lindh, il ministro degli esteri svedese.
Marco Saba


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